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Turismo in Italia Trend per gli hotel nel 2024

Turismo in Italia: trend e novità da tenere d’occhio per il 2024

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Cari e care WuBookers, la fine e l’inizio dell’anno sono momenti chiave per fare bilanci e previsioni sui quali impostare la propria offerta e la propria strategia di marketing.
Uno sguardo alle tendenze del mercato turistico locale e globale può aiutare a orientare meglio risorse e investimenti, e andare incontro alle aspettative dei viaggiatori presenti e futuri.
Nonostante lo scenario geopolitico instabile, la contrazione economica e l’inflazione, infatti, le prospettive per il 2024 promettono bene. Sostenibilità, benessere e tecnologia sono le parole d’ordine, ma vediamo nel dettaglio dati e trend in ascesa.

Come si è chiuso il 2023

Prima di parlare delle tendenze del 2024, è bene riavvolgere il nastro del 2023 anche perché, lo vedremo, molti dei trend anticipati l’anno scorso si confermano e rafforzano anche quest’anno.
Un primo consuntivo sui 12 mesi appena trascorsi è offerto dal Centro Studi Turistici di Firenze per Assoturismo Confesercenti, che prevede l’ambito ritorno ai livelli pre pandemia, con 445,3 milioni di presenze nelle strutture ricettive (+8,1% rispetto al 2022).
Tiene bene il segmento delle strutture alberghiere, con una stima di crescita del +9,3% di presenze turistiche, mentre l’extralberghiero sale, ma con più fatica.

Città d’arte, montagna, contesti rurali e zone termali si dimostrano particolarmente attrattivi per i turisti, mentre sono in calo le aree marittime, soprattutto a causa della riduzione della richiesta interna. Una tendenza confermata anche dalla chiusura dell’ultimo trimestre di Aribnb, che registra una forte domanda di viaggi urbani, con una crescita dell’11% rispetto all’anno precedente.

Più incerta invece la lettura del 2024, che sarà inevitabilmente condizionato dalla situazione internazionale.
Tuttavia, secondo l’Indagine Confcommercio sul Turismo, il primo trimestre si aprirà all’insegna delle prenotazioni con 13 milioni gli italiani impegnati a viaggiare, anche più di una volta, tra gennaio e marzo. A prevalere saranno soprattutto i viaggi brevi e i centri d’arte, con Toscana, Veneto e Lombardia ai primi posti.  

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I principali trend del turismo in Italia per il 2024

La buona notizia è che “il 41% degli italiani ha previsto di spendere di più in viaggi nel 2024 rispetto al 2023”, ma il criterio principale di scelta rimane l’offerta, ovvero il costo del volo e dell’hotel (Skyscanner 2024).
Più in generale, a fine anno Airbnb registra un aumento significativo di utenti che prenotano per la prima volta: un dato incoraggiante anche per il 2024. 

Stile e modalità di viaggio, però, non sono così scontate. Abbiamo incrociato i dati dei principali portali di settore per restituire un quadro completo delle prossime tendenze del mercato italiano, con qualche suggerimento su come sfruttarle.

Anonimato e protagonismo

Secondo le Previsioni di Viaggio 2024 di Booking.com, i turisti amano reinventarsi in viaggio per essere ancora più protagonisti. Cosa significa? Che il 68% delle 27 mila persone intervistate (di 33 Paesi) ama sfruttare l’anonimato offerto dai viaggi o preferisce “romanzare” un po’ la propria vita quando si relaziona con gli altri durante la vacanza. L’obiettivo è sentirsi al centro dell’esperienza, anche se in panni momentaneamente diversi dai propri.

Questo spiega anche la tendenza a noleggiare auto più costose di quelle che si è abituati a guidare a casa. Ma anche quella di scegliere mete sulla base di serie TV e film cult, come ad esempio “Parigi”, che nel 2023 ha raggiunto un vero boom nelle ricerche online dall’Italia grazie alla serie “Emily in Paris” (Skyscanner 2024).

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Coolcationing e destagionalizzazione

Sempre più spesso gli italiani preferiscono mete con climi freschi. Il cosiddetto “coolcationing” unione delle parole inglesi “cool” (fresco) e “vacationing” (vacanza) è infatti un fenomeno che si verifica anche da noi, manifestandosi con la predilezione di destinazioni fresche o nel Mediterraneo, ma fuori stagione.
Lo stesso Google riporta un aumento delle ricerche per “al sole” nel mese di settembre 2023, solitamente dedicato al rientro a scuola e in ufficio. Una tendenza che conferma la generale attenzione alla questione climatica, che influenzerà anche il modo di viaggiare e di spostarsi nei momenti più caldi dell’anno.
A questo filone appartiene anche la ricerca di refrigerio in località vicine all’acqua: la sua presenza, infatti, garantirebbe non solo un modo per rinfrescarsi, ma anche per rilassare la mente.

Interessante notare anche il comportamento degli utenti online: il motore di ricerca afferma infatti che mentre l’interesse per “voli d’estate” è iniziato a crescere da gennaio a giugno 2023, l’autunno si è aperto con un incremento, rispetto all’anno precedente, delle ricerche per offerte “last minute”. Un’indicazione preziosa per definire il calendario delle tariffe e delle strategie di vendita di tutto il settore.  

Benessere e relax al primo posto

Il 76% degli italiani intervistati da Booking.com ritiene che riposo e relax abbiano un’alta priorità durante la vacanza: una percentuale superiore rispetto agli altri Paesi oggetto dell’indagine.
Un trend perfettamente in linea con quello globale del Wellness Tourism che, secondo il Global Wellness Economy Monitor, porta in Italia un flusso di 16 miliardi di dollari. Il nostro Paese si afferma come meta prediletta per le vacanze all’insegna del benessere fisico e spirituale. Bene quindi l’offerta di soggiorni termali, spa ed esperienze che stimolino il contatto con se stessi e la natura.
Anche l’outdoor continua infatti ad attrarre appassionati da tutto il mondo, meglio se con percorsi immersivi e meno noti ai più.

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Tornando al relax, Booking.com afferma che il 58% dei viaggiatori parte solo per concentrarsi su un sonno ininterrotto. Nel 2024 è previsto un sensibile incremento dei Concierge del sonno, una maggiore offerta di Sleep Retreats (ritiri del sonno) e un più diffuso utilizzo della tecnologia per garantire che questa “attività” dia davvero i suoi frutti.
Dormire è anche in cima alla lista dei desideri degli italiani, insieme all’osservazione della fauna selvatica, agli sport acquatici e allo sviluppo di nuove arti o abilità. Attenzione quindi a offrire soluzioni di comfort assoluto, che favoriscano la qualità del sonno dei numerosi Sleep Tourist.

Lusso sì, ma a costi contenuti

L’aumento del costo della vita influenzerà il portafoglio dei viaggiatori, a cominciare – lo abbiamo in parte già visto – dalla scelta di meta e periodo. Molti genitori prevedono di tenere i figli lontano da scuola qualche giorno pur di viaggiare in bassa stagione, risparmiando sui costi di trasporti e alloggi. Stessa logica per chi possiede un animale domestico, più propenso a portarlo con sé in strutture pet friendly per evitare il costo del pet-sitting.
Per quanto riguarda le destinazioni, invece, si registra una propensione per quelle in cui il costo della vita è più basso rispetto al Paese in cui si vive o quelle più vicine che offrono esperienze di lusso.

I viaggiatori tedeschi si sono dimostrati particolarmente sensibili all’opportunità di pagare per un upgrade dell’alloggio, mentre offrire pass giornalieri per servizi luxury potrebbe essere un modo efficace per attirare nuova clientela nel proprio hotel a cinque stelle.

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Personalizzazione e scoperta

La personalizzazione dell’esperienza di viaggio sarà fondamentale anche quest’anno a cominciare dalla motivazione che spinge le persone a spostarsi. Grandi eventi, musica e iniziative culturali sono infatti motori importanti: il 26% degli italiani coinvolti da Skyscanner (su un pool di 18 mila persone in tutto il mondo) è intenzionato ad assistere a un concerto nel proprio Paese nel 2024. Una percentuale che arriva al 38% se si considera la fascia tra i 18 e i 24 anni.

Cibo e vino sono altrettanto importanti nella geografia delle tendenze turistiche del 2024: l’enogastronomia, e in particolare quella locale con la scoperta di tradizioni e ricette del posto, è uno degli interessi principali dei viaggiatori anche per quest’anno, soprattutto quelli italiani.    
Infine, non vanno trascurate nicchie altrettanto emergenti come quella del turismo LGBTQ+: l’ospitalità inclusiva è infatti al centro di numerose iniziative.

I minimi comuni denominatori: ambiente e AI

Li abbiamo lasciati per ultimi, ma sostenibilità e tecnologia sono i pilastri che sorreggono e interessano tutti i trend visti sin qui, condizionando il comportamento e le preferenze dei viaggiatori.

Sostenibilità e autenticità

Skyscanner rivela che per il 47% degli italiani coinvolti nel suo sondaggio è essenziale spostarsi in modo più responsabile, mentre il 50% si dice disposto a pagare un sovrapprezzo per soluzioni di viaggio ecosostenibili. Integrare nella propria offerta modalità di trasporto e di svago su mezzi a basso impatto ambientale, può dunque rivelarsi vincente sotto molti punti di vista.  
La tutela del pianeta, ma anche dell’economia e della cultura locali nel rispetto della natura e delle comunità del luogo sono infatti temi cruciali per i viaggiatori di oggi e dell’immediato domani. Lo dimostrano anche fenomeni come lo Slow Tourism, su cui l’Italia la fa da padrone.

L’Osservatorio BIT ha rilevato come proprio il Belpaese sia la principale meta per il turismo lento di Regno Unito (65%), Francia (51%) e Germania (49%), con una predilezione per: “esperienze autentiche, percorsi naturalistici e viaggi autorganizzati o acquistati attraverso tour operator specializzati o agenzie territoriali”. Altro fattore di grande attrattiva è lo stile di vita italiano che trasmette un senso di esclusività e genuinità.

L’Italia si distingue inoltre per la qualità dell’ospitalità: per il settimo anno consecutivo, è infatti la sede del maggior numero di premiati dal programma Traveller Review Award di Booking.com, con un totale di 181.012 premi, seguita da Spagna (125.611), Francia (124.361), Germania (86.910) e Regno Unito (74.754). Il Trentino Alto Adige figura inoltre al quarto posto tra le dieci regioni più accoglienti al mondo.

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Intelligenza artificiale e tecnologia

E la tecnologia? Anche questa attraversa, in modo differente, tutti i punti scorsi finora. A partire dall’intelligenza artificiale, che – tramite App e automatismi avanzati –  viene utilizzata per semplificare la pianificazione e l’organizzazione dei viaggi, ma anche per la ricerca di destinazioni.
In ambito enogastronomico, invece, i viaggiatori ambiscono ad esperienze “phygital”, ovvero fisiche e digitali insieme, magari grazie al supporto di realtà virtuale o aumentata.

Non va poi dimenticato tutto il comparto della domotica per hotel e delle operazioni smart come il door codes, che permette all’albergatore di comunicare agli ospiti i codici di apertura porta per accedere agli alloggi, inviando un codice via e-mail o Whatsapp. Queste attività che incrementano il comfort e la privacy degli utenti, oltre a facilitare anche la gestione degli albergatori, soprattutto se integrabili con il PMS per hotel, come succede con Zak di WuBook.

Sostenibilità, benessere e digitalizzazione sono dunque le tendenze guida per questo 2024: meglio non farsi sfuggire l’occasione di cavalcarle in anticipo su tutti gli altri!