Cari e care WuBookers, oggi parliamo di pet hospitality, ovvero quel segmento specifico del settore dell’accoglienza dedicato agli animali da compagnia. Infatti, se fino a qualche decennio fa si trattava solo di una nicchia, oggi è una delle tendenze più seguite e richieste da italiani e stranieri. Ecco perché è importante capire cosa rende un hotel pet friendly e come attrezzarsi per attirare una fetta di clientela sempre più ampia.

Pet hospitality: un’occasione da non perdere

Per inquadrare meglio il fenomeno della pet hospitality, e capirne l’importanza in termini di business, è necessario rapportarlo a quello più generale della pet economy.
Secondo la recente indagine di Assalco – Zoomark, nel 2021 gli animali domestici erano 62,1 milioni, di cui 8,2 milioni di cani e 7,9 milioni di gatti. 

Numeri importanti che sicuramente hanno un’incidenza significativa in termini di spesa per cibo (con un giro d’affari di oltre 2 milioni di euro) e servizi medicali; ma che non possono essere ignorati nemmeno da chi si occupa di ospitalità. Per molti, infatti, l’animale domestico è parte integrante della famiglia e, come tale, vive e si sposta anche per motivi di svago. 
È quello che conferma lo studio condotto nel 2015 dalla piattaforma di viaggi Trip for Dog, che ha rilevato come quell’anno circa il 50% degli animali fosse andato in vacanza con i “padroni”. Essere pronti ad accogliere cani e gatti costituisce quindi un’occasione da non perdere per aumentare le prenotazioni del proprio hotel.

I 5 servizi indispensabili per una struttura pet friendly

Ma cosa significa hotel pet friendly e quali sono le caratteristiche che non possono mancare per essere davvero tale? Stando a quanto evidenziato dal sondaggio di Trivago di qualche anno fa, i clienti che viaggiano con il loro animale domestico si aspettano di trovare una struttura con:  

• spazio all’aperto dedicato (56%)
• vicinanza di una spiaggia pet friendly (28%)
• un balconcino in camera (12%)
• disponibilità di camere al primo piano (3%)

Oltre a questo, è importante anche che l’hotel offra servizi pensati esclusivamente per gli amici a 4 zampe, come pet sitting, veterinario e kit di benvenuto: vediamoli nel dettaglio.

1. Benvenuto “Fido”: il welcome kit

Accogliere un animale domestico significa prima di tutto fargli trovare tutto ciò di cui ha bisogno, fin dalla hall. Qui sarà sempre gradita una ciotola d’acqua, mentre in camera potranno essere disposte altre ciotole per acqua e cibo, lettiere per i gatti, cucce e, perché no, anche qualche gioco dedicato (o il tiragraffi per i gatti).
Non sottovalutare poi l’idea di lasciare anche una riserva di sacchetti per raccogliere le feci: tutti i padroni dovrebbero esserne provvisti, ma può sempre capitare un imprevisto.

2. Spazi aperti in cui giocare

Anche se sono pet friendly, non tutti gli hotel permettono agli animali di accedere ovunque. A maggior ragione, è necessario prevedere spazi in cui invece gli animali possano essere lasciati liberi di correre e giocare, meglio se all’aperto. 

Ad esempio, puoi pensare di attrezzare parte del giardino con un recinto e bidoncini per gli escrementi, così padroni e animali potranno stare insieme senza dover uscire dalla struttura e in totale sicurezza (e igiene!). Se il tuo albergo è vicino al mare, assicurati che ci sia almeno una spiaggia pet friendly ed eventualmente attiva una convenzione: sarà sicuramente un plus apprezzato.

3. Veterinario convenzionato e toelettatura

A proposito di convenzioni, non scordarti di prendere contatto con un veterinario specializzato. Non è necessario che risieda in struttura, ma potrai contattarlo in caso di necessità, rassicurando i padroni sul suo pronto intervento per qualunque emergenza. 
Questo può riguardare anche un’eventuale toelettatura, da svolgere in loco – se disponi degli spazi adeguati – o presso un centro esterno con cui avrai preso gli opportuni accordi.

4. Pet sitting e walking

Come gestire l’animale quando il padrone deve assentarsi per molte ore, magari perché impegnato in una gita? Potresti sempre proporre un servizio di pet sitting o dog walking con personale qualificato. O persino una serie di allenamenti con trainer certificati.Oltre a far felici i proprietari, potrai sfruttare una buona occasione di upselling per il tuo hotel.

5. Menù e ristorante pet friendly

Molti cani e gatti seguono una dieta specifica e solitamente i padroni viaggiano con tutto l’occorrente per fargliela seguire anche in vacanza. Tuttavia, poter contare su mangime o menù dedicati è sicuramente un beneficio in più.
Così come la possibilità di portare con sé il proprio animale domestico al ristorante senza doverlo lasciare chiuso in camera. In questo caso, per evitare la presenza di troppi animali domestici insieme e per non infastidire gli altri ospiti, potresti anche prevedere turni differenziati.

Altri accorgimenti utili: identikit del pet e camere ad hoc

Ricordati sempre che qualunque servizio prevederai per l’accoglienza degli animali domestici, soprattutto se comporta un pagamento extra, verrà valutato secondo criteri molto personali, che magari non hanno nulla a che fare con il reale costo dell’attività o delle risorse impiegate.
Per questo, tra le attenzioni in più da adottare per assicurarti i giusti apprezzamenti (ed evitare di dover gestire una recensione negativa sul tuo hotel) c’è la personalizzazione dei servizi sulla base dell’ospite a 4 zampe. 
Per farlo, ti consigliamo di informarti prima su eventuali abitudini e preferenze, allergie e gusti, razza e taglia: questo ti aiuterà a strutturare un’offerta unica, che potrà comprendere ciotole e cucce della giusta dimensione, menù ad hoc, kit di benvenuto speciali.
Ricorda: meno stress per l’animale equivale a meno stress per il padrone, e quindi anche per te.

Questo vale anche quando si tratta di distribuire le stanze. Come per le persone, anche per gli animali viaggiare comporta uno sforzo di adattamento, che puoi facilitare ad esempio affidando a questa clientela camere particolarmente silenziose o lontane da altri animali domestici potenzialmente litigiosi.
Infine un ultimo suggerimento: cani e gatti sanno essere molto territoriali e sono molto più sensibili di noi agli odori. Per scongiurare il rischio di continue marcature, riduci al minimo i tappeti, evita la moquette e soprattutto accertati che la pulizia sia sempre impeccabile!

Come funziona un hotel pet friendly: l’importanza di regole e informazioni

Abbiamo visto quali sono i servizi principali per un hotel pet friendly, ma c’è un altro aspetto che va curato altrettanto attentamente per garantire a tutti, animali e umani, una permanenza davvero confortevole: il regolamento. 
Secondo la ricerca di Trivago citata poco sopra, infatti, uno dei tratti più carenti riscontrati da chi affronta un viaggio “a 6 zampe” è la presenza di informazioni e regole precise, fin dal sito web. Molti infatti lamentano indicazioni lacunose o ambigue, che non aiutano né in fase di selezione, né una volta arrivati. 

Ecco perché consigliamo caldamente di esplicitare nel modo più chiaro possibile quali sono i comportamenti consentiti o meno, gli spazi dedicati e le eventuali limitazioni. Alcune di queste potrebbero riguardare il peso, ad esempio, e quindi la taglia degli animali ammessi; oppure gli orari e le modalità di accesso in hotel: molte persone amano portare fuori il cane la sera, oltre il termine di chiusura della reception, ed è bene che sappiano cosa fare per rientrare. 

È importante inoltre menzionare le responsabilità, pecuniarie e non, in caso di danni prodotti a cose e persone dall’animale domestico. Tra le soluzioni più frequenti per gestire il rapporto tra struttura e ospiti c’è la creazione di un vero e proprio contratto direttamente tramite il PMS dell’albergo. È il caso di Zak, il software gestionale di WuBook, che consente di personalizzare e stampare la Scheda di Registrazione, utilizzata proprio per far conoscere e sottoscrivere esplicitamente le regole di soggiorno vigenti in struttura.

Così facendo, tutelerai non solo il soggiorno di chi viaggia in compagnia del proprio cane o gatto, ma anche quello del resto della clientela: non bisogna dimenticare infatti che gli animali non piacciono a tutti e qualcuno potrebbe averne persino timore. 
Ridurre al minimo i fattori di disturbo e disagio reciproci è la base per una serena convivenza, soprattutto in vacanza!