Care e cari WuBookers, quando parliamo di processi informatici legati al mondo degli albergatori, menzioniamo spesso il termine “metasearch”, ma non lo abbiamo ancora spiegato a dovere. Oggi è venuto il momento di sapere tutto il necessario a riguardo.
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Cosa sono i metasearch: definizione
I metasearch (in Italiano meta-motore) sono delle piattaforme di ricerca che, usando come parametro le offerte e le disponibilità di camere, scandagliano tutte le proposte online e propongono all’utente quelle più vantaggiose.
Questo è possibile perché i metasearch sono in grado di controllare contemporaneamente sia i portali OTA sia i siti delle strutture alberghiere, aggregando i risultati in modo da offrire una lista di semplice consultazione. Nel caso delle strutture ricettive, i metasearch sono dei veri e propri sistemi di comparazione dei prezzi e delle proposte.
Differenza tra metasearch e OTA
I portali Trivago e Tripadvisor sono dei metamotori o metasearch; il loro guadagno è calcolato sui click, un po’ come avviene per la pubblicità online: maggiori click ottiene una proposta, maggiore sarà il pagamento che verrà loro riconosciuto. Anche Google è un metasearch e prevede una commissione del 10% sul totale, al momento della ricezione del feedback del cliente.
Booking, Expedia e Airbnb sono invece dei canali OTA (Online Travel Agency) e, a differenza dei metasearch, trattengono una percentuale sulle prenotazioni stipulate dal proprio sito.
Apparentemente, le differenze sembrerebbero solo una questione di modernità di approccio alle commissioni, che vede contrapposte le OTA, con il loro modello tradizionale, ai metasearch, con il loro modello in linea con l’advertising digitale.
In realtà le differenze sono più profonde. I metasearch aggregano i risultati disponibili prelevati sia dai motori di ricerca come Google sia dalle OTA, e propongono un’unica lista dove vengono mostrate disponibilità e tariffe delle camere.
Le OTA invece mostrano all’interno della propria piattaforma disponibilità, tariffe e prezzi di quelle strutture che hanno deciso di vendere i propri alloggi in quel portale.
Ecco che, a volte, i metasearch rendono palese come la stessa camera sia offerta a un prezzo differente, in base alla OTA che ospita la proposta. Questo è quindi un vantaggio per la struttura che si è dotata di un booking engine, perché potrà apparire più conveniente rispetto alla stessa offerta fatta via OTA, indirizzando l’utente a effettuare l’acquisto sul proprio sito.
Come apparire nei risultati dei metasearch
Va da sé che, sempre più spesso, i metasearch siano uno dei primi step che il potenziale cliente sceglie per scremare e affinare le offerte, per cui è importante fare in modo di apparire su questi canali.
Gli utenti usano i metasearch all’inizio di un processo che li vede consultare anche 30 tra siti e offerte. Quindi, non apparire tra i risultati dei metasearch inficia fin dall’inizio la possibilità che un utente compri online una nostra offerta.
Ogni piattaforma ha, però, necessità proprie per leggere e dare rilevanza alle offerte presenti sulla rete. Se le grandi piattaforme OTA hanno squadre di tecnici per facilitare questa raccolta di dati, per chi ha già un albergo a cui badare, questo sforzo sarebbe praticamente impossibile.
Ecco, quindi, che nascono delle proposte software per far comunicare i siti delle strutture con molti di questi motori, assicurando ai propri pacchetti la presenza a fianco di quelli dei grandi player del mercato online.
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I vantaggi
Riepiloghiamo, quindi, i vantaggi che andremo ad avere, comparendo nelle ricerche dei metasearch.
- Possibilità di indirizzare gli utenti verso i pacchetti offerti sul proprio sito che risulteranno più economici rispetto a quelli sulle OTA. Questi saranno per noi più remunerativi, perché esenti da commissioni dovute nei confronti delle piattaforme di vendita.
- I metamotori permettono di compiere analisi molto approfondite e segmentate, consentendo di comprendere le tendenze del mercato. Si ha così la possibilità di affinare le campagne pubblicitarie.
- La presenza sui metasearch è analoga a quella sui motori di ricerca tradizionali, come Google: è necessario stanziare dei budget per il raggiungimento della soglia dei click utili. Quindi, sebbene non sia un’opzione a costo zero, oggi risulta un investimento molto competitivo rispetto alla tradizionale presenza su OTA. Un’attenta pianificazione degli investimenti permetterà alla struttura di essere sempre presente nelle ricerche più gettonate in base al periodo dell’anno, garantendo una visibilità continuativa sul lungo periodo.