Cari e care WuBookers, come molti di voi sapranno, scalare il ranking di Booking.com è fondamentale per guadagnare in visibilità e introiti dalla piattaforma. Ma come funziona l’algoritmo di Booking.com e quali sono i fattori che influiscono sul posizionamento di un annuncio sul sito?
Vediamolo insieme in questo articolo.
Cos’è e come funziona il ranking su Booking.com
Il sito della OTA è il primo posto in cui andare a cercare informazioni utili per capire come viene valutata – e quindi mostrata e valorizzata – una struttura ricettiva.
Qui si trova infatti la spiegazione ufficiale di cos’è e di come funziona il ranking che, secondo quanto scritto da Booking.com, “determina l’ordine in cui le strutture disponibili vengono visualizzate nei risultati di ricerca”.
Il ranking è dunque una classifica, creata ad hoc dalla piattaforma sulla base di alcuni fattori tra cui: le preferenze di ricerca degli utenti, le dinamiche del mercato e le performance dell’albergo, B&B o casa vacanza.
Tutti questi criteri combinati insieme alimentano l’algoritmo, ovvero la complessa formula matematica che permette a Booking.com di generare una pagina dei risultati di ricerca personalizzata per ogni potenziale cliente.
Di fronte a una proposta sempre più corposa e varia (ricordiamo che da qualche tempo il portale offre sistemazioni di diverso genere, che rendono questa OTA una valida alternativa a Airbnb), apparire nei primi posti del ranking può condizionare significativamente l’andamento del business. Ma come fare?
Iscrivendoti alla newsletter ricevi i consigli dei nostri esperti e le offerte commerciali più vantaggiose:
5 consigli per migliorare la visibilità su Booking.com
Come abbiamo detto, gli aspetti che influiscono sulla classifica di Booking.com sono di tre tipi e riguardano tanto il pubblico, quanto la struttura stessa e il contesto in cui si inserisce.
Ecco perché anche i nostri consigli tengono conto di tutti questi ambiti, su cui è importante agire in modo combinato.
1. Curare la propria pagina
La prima impressione conta. Sembra banale ma è così, soprattutto online, dove le persone compiono un percorso potenzialmente anche lungo e tortuoso – oltre che ricco di distrazioni – prima di arrivare alla prenotazione vera e propria. Presentarsi bene può fare la differenza: una struttura con una descrizione esaustiva e accattivante, informazioni aggiornate e precise sui suoi servizi, foto ben fatte e curate, attira di più di un profilo scarno o incompleto.
Nel fare questa operazione, cerca di essere il più possibile specifico e di non lesinare su aspetti che potrebbero essere essenziali per qualcuno: grandezza delle camere, affacci, presenza di spazi esterni o accessori extra, ma anche attrazioni e luoghi di interesse vicini, sono tutte caratteristiche che possono convincere i viaggiatori a preferire il tuo alloggio.
Per verificare se hai inserito tutti i contenuti giusti o se puoi fare di più, Booking.com mette a disposizione uno strumento chiamato “Punteggio pagina” che include un elenco di dettagli che possono influenzare il pubblico, come la colazione offerta, le attrezzature disponibili o le lingue parlate dallo Staff dell’albergo.
Stando a quanto si legge sul sito della OTA: “Le strutture con un punteggio pagina del 100% possono ricevere fino al 18% di prenotazioni in più rispetto alle strutture con contenuti incompleti.” Una prospettiva allettante, che dovrebbe solleticare anche i più pigri.
2. Garantire la disponibilità delle camere
“La disponibilità è senz’altro il primo fattore che contribuisce alla visibilità”: parola di Booking.com che suggerisce di impostare il calendario delle unità aperte alla prenotazione con almeno un anno di anticipo. Il motivo è presto detto: senza camere disponibili, non c’è nulla da offrire a chi visita il portale. E sono numerosi i turisti che decidono di organizzare il viaggio molto tempo prima della data di partenza, pertanto farsi trovare quando effettuano una ricerca può essere determinante.
A questo si aggiunge un altro elemento che va a braccetto con la disponibilità: le tariffe.
3. Impostare tariffe e condizioni di cancellazione flessibili
Quante tariffe devi impostare? E con quali condizioni? La risposta cambia da struttura a struttura, ma è importante disporre di un piano tariffario differenziato che, ancora una volta, possa andare incontro alle necessità degli ospiti e incoraggiare le prenotazioni.
Questo significa anche prevedere politiche di cancellazione varie e quanto più flessibili.
Ad esempio, potresti proporre listini diversificati per tipo di alloggio, tariffe business, con cancellazione gratuita o non rimborsabili ma con prezzi scontati, e così via.
Lo stesso Booking.com fornisce la possibilità di impostare all’interno del portale offerte che possono incidere sul ranking: la tariffa Mobile, ad esempio, è dedicata a chi prenota da uno smarphone e, secondo la piattaforma, porta “a un aumento del 30% delle prenotazioni dai dispositivi mobili”.
Ricorda inoltre che tariffe e disponibilità vanno aggiornate a seconda dei cambiamenti che apporti alla tua strategia di vendita o che avvengono naturalmente alle prenotazioni: un’attività che potrebbe richiedere molto tempo, con margini di errore elevati. Per evitare di incorrere in spiacevoli overbooking o di svendere le camere involontariamente, è opportuno dotarsi di uno strumento che permetta di gestire l’inventario online in modo agile e veloce. Se sei alla ricerca di una soluzione altamente performante e facile da usare, dai un’occhiata al Channel Manager di WuBook: sincronizzi prezzi, calendario e restrizioni in pochi e semplici passaggi e hai sempre tutto sotto controllo.
Gestire (e ottenere) le recensioni
Un altro fattore che incide sull’algoritmo di Booking.com è la presenza di recensioni, possibilmente positive. La piattaforma permette agli ospiti di valutare la struttura sulla base di un punteggio complessivo (espresso in un valore tra 1 e 10) e di punteggi singoli – facoltativi – dedicati a alla pulizia, al comfort, al rapporto qualità-prezzo, ai servizi, alla posizione e allo Staff.
La media del punteggio generale, calcolata su tutte le recensioni ricevute negli ultimi 3 anni, compone il numero che la struttura si trova sulla propria pagina. Più recensioni positive si riuscirà ad ottenere e più alto sarà il valore del punteggio complessivo.Oltre a questo, gli ospiti possono lasciare anche un giudizio scritto in cui scrivere un parere più argomentato su come è andato il soggiorno: un indicatore importante sulla qualità dell’offerta e su come viene percepita anche per chi gestisce la struttura.
Perché le recensioni sono così fondamentali? Perché, come spiega la stessa OTA, molti viaggiatori usano proprio questo come parametro per filtrare la ricerca e ne sono quindi condizionati. Per migliorare la propria visibilità è quindi necessario ottenere recensioni positive e, possibilmente, gestire i commenti degli utenti, soprattutto se si tratta di riscontri negativi.
La prima cosa da fare è cercare di incoraggiare la clientela a lasciarti un’opinione su Booking.com. A prenotazione avvenuta, invia un messaggio di benvenuto e presentazione: questo favorirà il dialogo e creerà un clima di fiducia e disponibilità reciproca. A soggiorno terminato, invece, manda un promemoria cortese ai tuoi ospiti affinché si esprimano sull’esperienza appena trascorsa.Oltre a favorire te e la tua struttura, le recensioni positive contribuiscono a confermare l’affidabilità del portale, che pertanto ha tutto l’interesse a mantenere alto il livello di soddisfazione degli utenti.
Iscrivendoti alla newsletter ricevi i consigli dei nostri esperti e le offerte commerciali più vantaggiose:
Partecipare ai programmi di Booking.com
Non dobbiamo dimenticarci che Booking.com è un’azienda e, come tale, ha a cuore il proprio guadagno. Un guadagno che dipende dalle prenotazioni e dalle commissioni richieste a proprietari e albergatori.
Anche per questo Booking.com mette a disposizione una serie di programmi a pagamento che servono ad aumentare la visibilità della struttura:
- Partner Genius: visibilità, ranking migliore e azioni di marketing extra da parte di Booking.com sono i vantaggi proposti dalla piattaforma per chi decide di aderire a questo programma. In cambio, la struttura deve essere disposta a riconoscere uno sconto del 10% sulla tipologia di alloggio meno costosa e/o più venduta. L’offerta è valida solo per gli ospiti Genius, che così vengono incentivati a prenotare attraverso la piattaforma, innescando un processo di fidelizzazione da entrambe le parti (clienti finali e strutture). Al punto che, lo stesso Booking.com, dichiara in media “un aumento del 70% delle visualizzazioni nei risultati di ricerca, del 45% delle prenotazioni e del 40% delle entrate”, al netto della scontistica.Ma non tutte le strutture sono idonee e per poter partecipare è necessario rispettare alcuni requisiti quantitativi e qualitativi, tra cui l’aver ricevuto un punteggio di almeno 7,5 sulle recensioni.
- Partner Preferiti: numeri e prospettive altrettanto promettenti per questo programma che, secondo le stime ufficiali, porta a un aumento del 65% in più sulle visite e tra il 20% e il 35% sulle prenotazioni. In questo caso i criteri di selezione sono ancora più stringenti e comprendono un mix di punteggio di performance, punteggio di recensioni e competitività sui prezzi tra l’OTA e gli altri siti web su cui promuovi la tua struttura. La moneta di scambio è un aumento della commissione e l’adesione al programma viene segnalata con l’icona di un pollice alzato, messa in evidenza in cima alla pagina.
- Visibility Booster: anche questo strumento agisce sulla commissione, ma in modo diverso rispetto al programma Partner Preferiti. Qui infatti è direttamente l’albergatore a modificare la percentuale in base alle sue preferenze e può inoltre scegliere di attivare il Booster solo in certi momenti dell’anno o di rivolgersi solo a persone provenienti da determinati Paesi. Questo consente di fare anche qualche esperimento, per testare l’efficacia dell’iniziativa in momenti o con modalità diverse. Ad esempio, è possibile utilizzarlo per ottenere maggiore visibilità nei periodi di maggiore richiesta, per spiccare rispetto alla concorrenza; oppure, al contrario, durante la bassa stagione, quando il tasso di prenotazione si riduce; o ancora, in concomitanza di feste locali, cercando di intercettare solo il traffico di alcune zone.
Tutti questi programmi sono raggiungibili nell’Area Opportunità nell’extranet del portale e seguono le condizioni di attivazione viste più eventuali altre specifiche per ognuno.
In sintesi, possiamo dire che il ranking di Booking.com premia chi usa gli strumenti, gratuiti e a pagamento, messi in campo dalla piattaforma. Ma poiché ogni struttura è una realtà a sé – anche in termini di fatturato e potenzialità di investimento – il nostro consiglio è di cercare di rispettare intanto i requisiti minimi necessari e, una volta fatto, provare una o più formule a pagamento per capire quale risulta più vantaggiosa.