Care e cari WuBookers, tra le tante tipologie di turismo esistenti, quello rurale rappresenta un segmento particolarmente interessante e promettente, al centro anche di alcune recenti politiche europee. I suoi benefici infatti superano i confini della sola struttura ricettiva coinvolgendo tutto il territorio: scopriamo allora di cosa si tratta, quali vantaggi offre e come promuovere un’attività di questo tipo.
Cos’è il turismo rurale: una definizione ufficiale
Partiamo dall’ABC: quando parliamo di turismo rurale, a cosa ci riferiamo esattamente? Una definizione piuttosto diffusa e accreditata è quella fornita dalla Commissione Europea: in numerosi documenti, il turismo rurale è descritto come un’attività turistica realizzata in contesti rurali e con servizi che rispondono alla domanda di contatto con lo spazio autoctono e con la popolazione locale.
In Italia, ad esempio, una delle forme tipiche di turismo rurale è quella degli agriturismi: aziende agricole che alla produzione affiancano anche l’offerta ricettiva, consentendo agli ospiti di provare l’esperienza della vita di campagna.
Ma c’è di più, perché il turismo rurale è incentivato da numerose iniziative europee in virtù dei suoi benefici su larga scala.
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L’agriturismo come settore d’intervento della Commissione Europea
Secondo quanto si legge sul sito della Commissione, infatti, lo sviluppo rurale è parte essenziale della politica agricola comune (PAC) poiché “favorisce la sostenibilità sociale, ambientale ed economica delle zone rurali”.Grazie alle sue caratteristiche peculiari, infatti, l’agriturismo partecipa all’aumento della competitività del settore agricolo e forestale, spesso più marginale – dal punto di vista economico – rispetto alle aree urbane. E lo fa valorizzando le comunità rurali, che risentono di fenomeni quali la carenza di opportunità lavorative e lo spopolamento.
Tutto questo, nel rispetto delle risorse naturali a tutela del clima.
I risvolti positivi sul piano macroscopico, dunque, non mancano, ma in cosa consiste in particolare il turismo rurale e quali attività prevede?

In cosa consiste il turismo rurale
Come anticipato, il settore agrituristico non è una novità assoluta: in alcuni paesi come l’Italia esiste da tempo ed è regolamentato da norme specifiche. Volendo generalizzare, possiamo dire che è caratterizzato dall’estrema vicinanza a contesti rurali. Una qualità che riguarda gli alloggi, spesso ricavati all’interno di piccoli borghi a bassa densità di popolazione o all’interno di aziende agricole immerse nel verde.
Proprio questo è tra gli aspetti maggiormente ricercati da parte degli ospiti: il contatto con la natura, la sostenibilità ambientale e la scoperta di tradizioni locali. Soddisfare queste aspettative andando oltre la semplice vendita di camera è possibile, ad esempio attraverso:
- la ristorazione, con un’offerta gastronomica tipica, con ricette e materie prime del territorio;
- la vendita di prodotti enogastronomici e artigianali del posto, realizzati direttamente dalla realtà ospitante o da produttori limitrofi;
- l’organizzazione di visite guidate nel territorio: dalle gite nel bosco alle escursioni a cavallo;
- un catalogo di esperienze culinarie o di vita agricola, con degustazioni, corsi di cucina di piatti tipici, raccolta di frutta e verdura;
- la promozione di attività ricreative e sportive, come percorsi in bici o trekking.
Tutte proposte a ridotto impatto ambientale, che consentono uno sviluppo sostenibile delle comunità rurali, senza danneggiare gli ecosistemi più fragili e senza intaccarne l’autenticità.
Come promuovere la propria struttura agrituristica? 5 consigli
Le strategie di promozione di una struttura ricettiva agrituristica sono varie e dipendono molto dai servizi offerti, dalla zona in cui ci si trova e dal tipo di ospiti che si intende ricevere. È importante però tenere a mente che, nonostante le premesse e il contesto bucolico, i viaggiatori sono sempre più attenti al comfort e al benessere e la tecnologia è un alleato fondamentale per assicurare esperienze piacevoli e soddisfacenti.
Ecco perché il primo dei nostri consigli non può che partire da qui.

1. Sfrutta il web marketing per farti conoscere e ottenere prenotazioni
Il sito web e i social media (con budget di investimento a supporto della visibilità) sono punti di partenza imprescindibili per consentire alle persone di conoscerti ed entrare in contatto con te. Ed è quindi altrettanto importante che siano popolati di contenuti all’altezza dell’offerta: parliamo di descrizioni accurate, di immagini ben fatte e di video professionali. L’obiettivo è aiutare i potenziali clienti a immaginarsi già all’interno della struttura, solleticandone la curiosità e stimolando la richiesta.
2. Punta sulla tecnologia integrata per ottenere prenotazioni dirette
E una volta che sono arrivati sul tuo sito, non devono fare altro che acquistare la soluzione che preferiscono, possibilmente in autonomia. Come? Attraverso un sistema di prenotazione integrato, come il Booking Engine di Zak, il PMS per strutture ricettive di WuBook. Grazie a questo software, il tuo sito funziona come un vero e proprio canale di vendita diretta: una volta definito il listino e settato il calendario delle disponibilità, non ti resta che lasciarlo lavorare. Il sistema è in grado di gestire pagamenti sicuri anche multivaluta e si aggiorna istantaneamente ogni volta che ricevi una prenotazione.
Così riduci la necessità di avere personale dedicato, abbatti i costi della struttura e limiti il rischio di errore, velocizzando tutte le operazioni.
3. Crea pacchetti e collaborazioni con aziende locali
Come anticipato, chi sceglie questa soluzione ama immergersi nel contesto locale. Il modo migliore per assecondare questa esigenza e attirare clienti in struttura è creare dei pacchetti vacanza, ovvero combinazioni di alloggio e altre esperienze. Può trattarsi di laboratori di cucina, di visite alle cantine o alla fattoria, di percorsi di degustazione.
L’importante è offrire momenti capaci di arricchire il soggiorno e permettere agli ospiti di conoscere ed esplorare ancora meglio il territorio e le sue eccellenze. In questo senso, può essere strategico sviluppare delle collaborazioni con le altre realtà vicine, creando una rete di contatti e una varietà di proposte adatte a tutti.Inoltre, così facendo, assicurerai alla struttura un ulteriore canale di promozione e, potenzialmente, di vendita tramite i tuoi partner.

4. Punta sulla sostenibilità ambientale
La sostenibilità ambientale è uno dei criteri per cui il turismo rurale viene incoraggiato e scelto. Un punto a favore che deve quindi essere valorizzato e promosso adeguatamente. Oltre alle buone pratiche di gestione delle risorse, di smaltimento dei rifiuti, di forniture locali, può essere utile ottenere una certificazione green che attesti l’impegno della struttura nei confronti del pianeta e delle persone.
E, una volta ricevuto il riconoscimento, non scordarti di citarlo nei tuoi materiali di comunicazione online e offline: ti aiuterà ad aumentare la credibilità presso il pubblico interessato.
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5. Presta attenzione al design degli interni
Rurale non significa spartano o asettico, anzi. Come anticipato, i viaggiatori sono sempre più esigenti e non tutti sono disposti a rinunciare al comfort, neanche quando sono circondati dalla natura. Per questo, nel convertire gli spazi rurali è opportuno prestare attenzione anche alla loro estetica, con progetti e arredi scelti. Un buon home staging accresce la percezione di qualità e il benessere di chi dovrà abitare i vari ambienti (comprese eventuali aree comuni), anche se per poche notti.
Se ben gestito, il turismo rurale offre numerose opportunità di guadagno poiché incontra la crescente domanda di vacanze all’insegna della natura e della genuinità, lontano da mete caotiche e standardizzate: perché non dargli una chance?