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Ranking di Airbnb: come migliorarlo per aumentare la visibilità

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Cari e care WuBookers, portali come Booking.com e Airbnb sono ottime risorse per aumentare visibilità e, soprattutto, prenotazioni. Ma essere presenti non basta: per far sì che il proprio annuncio venga visto e cliccato bisogna rispettare alcuni criteri, specifici per ogni OTA. In questo articolo esaminiamo quelli che riguardano Airbnb e il suo algoritmo.

Ranking di Airbnb: fattori di posizionamento

Airbnb funziona come un grande motore di ricerca che propone alloggi e case vacanza sulla base delle ricerche, libere o filtrate, degli utenti. 
Anche se non puoi prevedere quali saranno i parametri che le persone useranno, puoi però fare in modo che la piattaforma ti premi quando questi corrispondono alla tua struttura, mostrandola nei primi posti della pagina dei risultati. Questa classifica (detta ranking) è infatti condizionata da tantissimi fattori che, combinati insieme, permettono all’algoritmo che sta alla base di Airbnb di generare la proposta di annunci più adatta per ogni utente.

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L’algoritmo di Airbnb è segreto e costantemente aggiornato e ottimizzato, anche per impedire che qualche struttura ne entri in possesso e possa usarla a proprio vantaggio. 
Tuttavia alcuni degli aspetti che impattano maggiormente sul posizionamento degli annunci sono stati resi noti dalla stessa OTA e sono: 

  • qualità dell’annuncio: ovvero completezza di informazioni, descrizioni e foto; 
  • popolarità della struttura che include la frequenza con cui l’alloggio viene salvato nei preferiti, il numero di prenotazioni e la quantità di messaggi inviati all’host; 
  • prezzo: comparando le tariffe con quelle di strutture simili per zona e caratteristiche, Airbnb tende ad assegnare una posizione migliore nei risultati di ricerca a chi offre il prezzo più basso. 

In sostanza, più una struttura saprà piacere – sotto diversi punti di vista – e più visibilità (e prenotazioni) potrà ottenere. 
Ma come muoversi, in termini pratici, per far sì che questo accada?

Come influenzare l’algoritmo di Airbnb

Come succede per il ranking di Booking.com, anche quello di Airbnb può essere influenzato dall’host attraverso una serie di azioni che riguardano il proprio comportamento dentro e fuori la piattaforma, ma anche l’annuncio e le sue impostazioni.

Disponibilità dell’alloggio

Più date saranno disponibili per la prenotazione da parte degli ospiti e meglio è. Avere un calendario limitato non favorisce infatti la libertà di scelta: al contrario, maggiore sarà la flessibilità da parte dell’host e più probabilità ci saranno di incontrare le esigenze dei viaggiatori. 
Ecco perché è meglio prevedere un calendario di prenotazione a lungo termine, da aggiornare sulla base dell’occupancy reale.

Prezzo, offerte e sconti

L’algoritmo dà la priorità al prezzo totale di un annuncio al lordo delle tasse (inclusi costi e sconti)”, è quanto si legge sul sito di Airbnb.
D’altra parte, non c’è da stupirsi se la tariffa rientra tra i fattori di un certo peso per il ranking: i guadagni dell’OTA derivano anche dai costi di commissione ed è quindi naturale che cerchi di incoraggiare le prenotazioni al suo interno. Uno degli aspetti che condizionano la scelta degli utenti è sicuramente quello economico: ergo, più sarà attraente per gli utenti, più è probabile che ottenga prenotazioni; più prenotazioni, maggiori introiti per l’host e per la piattaforma, che continuerà a premiare le strutture più remunerative. 

Un circolo virtuoso che può essere attivato anche attraverso sconti e offerte, a patto però che siano sostenibili e, soprattutto, gestite. 
Soprattutto per chi utilizza più di un canale di vendita, è infatti fondamentale assicurarsi che finestra di prenotazione e tariffe siano sempre aggiornate e coordinate, evitando così il rischio di incorrere in overbooking e altri spiacevoli imprevisti. Per farlo, è sufficiente dotarsi di un buon PMS per hotel, case vacanza e B&B, come ad esempio Zak di WuBook. Grazie al modulo Channel Manager, integrato al gestionale, sincronizzare disponibilità e prezzi tra varie piattaforme è semplice, pratico e immediato. 

Informazioni e descrizioni utili

Curare il proprio annuncio significa includere tutte le informazioni che un ospite potrebbe essere interessato a conoscere, a partire dai servizi disponibili. 
Anche in questo caso, Airbnb offre consigli preziosi su quali informazioni specificare e quali errori evitare. Tra i dettagli da inserire rientrano sicuramente una descrizione della sistemazione e dei suoi ambienti, compresi eventuali aspetti pratici come la presenza di spazi esterni privati o condivisi. Ma attenzione a non farlo in modo ridondante (il troppo stroppia!) o eccessivamente entusiasta: potresti finire per deludere gli ospiti se non saprai essere all’altezza delle aspettative che hai creato. 

Ricorda inoltre che alcuni servizi sono più richiesti di altri, come: il WiFi veloce, la piscina, il parcheggio gratuito, il self check-in, la lavatrice e la lavastoviglie, il condizionatore. Non dimenticare che anche l’aspetto dell’alloggio è importante: foto di alta qualità che ne valorizzino gli arredi e l’atmosfera possono fare la differenza. Lesinare sul servizio fotografico è in cima alla lista delle cose da non fare per ottenere visibilità e prenotazioni su Airbnb. 
Infine, anche le informazioni su di te in quanto host possono contribuire a creare un rapporto di fiducia, stimolando richieste e acquisti. 

Processo di prenotazione facile (e con poche restrizioni)

Semplificare il processo di prenotazione può portare a un miglioramento del posizionamento dell’annuncio nei risultati di ricerca. Per farlo, Airbnb suggerisce di impostare la modalità “Prenotazione immediata” che permette all’ospite di fermare la stanza senza passare prima dall’host per l’approvazione. In questo modo, se il tuo alloggio convincerà l’utente, non ci saranno passaggi intermedi necessari che rischiano di far scemare l’interesse per la sistemazione e farti perdere un’occasione. Anche la presenza di restrizioni e politiche di cancellazione troppo rigide possono essere un deterrente per la prenotazione: ecco perché il portale consiglia un approccio flessibile.

Velocità di risposta

Per lo stesso motivo di cui sopra, l’interazione con l’utente deve essere il più possibile fluida e rapida. Il sito di Airbnb è molto chiaro al riguardo: “Rispondi alle richieste di prenotazione entro 24 ore ed evita di rifiutarne frequentemente.” Il rapporto tra visualizzazioni dell’annuncio (impression, in gergo), click e messaggi è determinante per l’algoritmo che trae dati sulla qualità percepita da parte degli utenti.
Inoltre, meno saranno le prenotazioni che rifiuterai, e più probabilità ci saranno che il tuo alloggio compaia tra i primi posti della classifica. Un aspetto, questo, che si ritrova anche tra i requisiti per diventare e rimanere Superhost.

Diventa un Superhost

Il programma Superhost di Airbnb assicura ai proprietari alcuni vantaggi, sia in termini di visibilità che di riconoscimenti (bonus invito per altri host e ricompense pecuniarie). 
Per diventare Superhost e mantenere questo status nel tempo, è necessario rispondere ad alcune caratteristiche, come: 

  • una valutazione media complessiva minima di 4,8 stelle, tenuto conto delle recensioni degli ospiti dell’anno precedente; 
  • aver completato almeno 10 soggiorni (oppure 100 pernottamenti per un minimo di 3 soggiorni); 
  • cancellazioni inferiori all’1% delle prenotazioni. Questo significa che gli host che ottengono meno di 100 prenotazioni in un anno devono avere un tasso di cancellazione pari a 0; 
  • risposta ai messaggi entro 24 ore nel 90% dei casi

Secondo Airbnb questi fattori assicurano infatti un’esperienza eccezionale ai viaggiatori e concorrono all’affidabilità della struttura e della piattaforma stessa.

Recensioni

A proposito di recensioni: al di là del programma Superhost, è importante curare bene anche questo aspetto. Certamente non puoi pilotare ciò che un ospite scriverà, ma puoi cercare di rendere la sua permanenza quanto più piacevole possibile. Come? Ad esempio facendo sì che trovi tutto perfettamente pulito e in ordine, e che non debba lamentarsi di nulla. 
Per un’accoglienza ancora più calorosa e memorabile, potresti fargli trovare un piccolo cadeau di benvenuto o lasciargli un messaggio con indicazioni utili e consigli. 
Far sentire la tua presenza (senza essere invadente!) lo aiuterà a ricordarsi di te e lo stimolerà a lasciarti una valutazione positiva.

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Altri fattori: posizione e natura

Oltre a quelli visti sin qui, ci sono alcuni altri fattori relativi alla struttura e all’offerta che possono condizionare i risultati di ricerca. Uno di questi è la posizione: la vicinanza a luoghi di interesse può far aumentare la popolarità di un annuncio e quindi le sue visualizzazioni. 
Allo stesso modo, la presenza di Esperienze Airbnb uniche, gestite da persone esperte, tendono ad essere apprezzate dagli ospiti contribuendo così alla visibilità della sistemazione.

Come abbiamo detto all’inizio, l’algoritmo di Airbnb è piuttosto complesso e questa è solo una parte dei criteri utilizzati per il ranking degli annunci. 
Iniziare a lavorare su questi aspetti è però un primo passo utile per cercare di ottenere il massimo dalla piattaforma.