Care e cari WuBookers, negli ultimi anni Google si è ritagliato un ruolo sempre più preponderante all’interno dell’industria turistica, offrendo prodotti e servizi che hanno plasmato le abitudini dei consumatori e degli operatori del settore. Un primato che non ha alcuna intenzione di abbandonare: al contrario, il colosso della Silicon Valley continua a condizionare il modo in cui le persone viaggiano, con diverse ricadute anche per le strutture alberghiere. Ecco quali sono le tendenze emerse dal Global Tourism Forum dello scorso ottobre e dalle recenti anticipazioni della stessa big tech all’evento I/O.
La pianificazione inizia da Google
Più dell’80% dei viaggiatori inizia a pianificare il proprio viaggio su Google. Il motore di ricerca è infatti il principale punto di partenza per l’organizzazione degli spostamenti e l’analisi delle diverse soluzioni disponibili. Se la SEO per hotel e strutture ricettive rimane quindi un aspetto importante per intercettare i consumatori, dall’altra parte è anche vero che la barra di ricerca subirà diversi cambiamenti nei prossimi mesi (e in parte l’ha già fatto). Uno dei più impattanti è l’introduzione dell’AI mode, una modalità di navigazione che permette di rispondere a domande molto più articolate e personalizzate rispetto alle semplici chiavi di ricerca. Ecco perché in futuro si sentirà sempre più spesso parlare di AEO (Answer Engine Optimization).
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Voli e hotel: più spazio per le prenotazioni dirette
Google Travel, che comprende Google Flights, Hotel e Vacational Rental, ha esteso le possibilità di ricerca e prenotazione diretta da parte dei clienti. All’interno delle varie tab, infatti, chiunque può non solo visualizzare voli e alberghi disponibili per le date e le destinazioni d’interesse, ma concludere l’acquisto direttamente dai link affiliati.
Una modalità che ha aumentato le opportunità di vendita per le strutture, a discapito delle OTA.
Google Maps, un immancabile compagno di viaggio
Nonostante le restrizioni dovute al Digital Market Act, Google Maps rimane uno strumento essenziale per chi viaggia. Oltre alle indicazioni stradali, infatti, offre indicazioni su orari di apertura, luoghi di interesse, hotel e altre attrazioni, ma anche foto e recensioni, dando così a chi legge una panoramica completa del servizio e della qualità percepita dal pubblico.
Per questo, resta fondamentale anche per le strutture alberghiere curare il proprio profilo My Business e agevolare l’indicizzazione su questo canale.

Assistenti vocali sempre più capaci
Gli assistenti vocali sono un altro punto chiave delle strategie di Google per agevolare i viaggiatori. Sempre più evoluti e capaci, sono un supporto completo alla pianificazione: sanno fare ricerche, dare suggerimenti e ricordare appuntamenti e promemoria di viaggio.
Ma c’è di più, Google ha annunciato lo studio di Astra, un assistente vocale basato sull’AI sempre disponibile, in grado di fornire consigli, ispirazioni e indicazioni pratiche in qualunque momento.
Le recensioni di Google influenzano le decisioni di acquisto
Le recensioni di Google possono influenzare il comportamento dei potenziali acquirenti, in un senso o nell’altro. Ottenere recensioni positive significa dare un’ulteriore rassicurazione a chi sta cercando informazioni sulla struttura e vuole farsi un’idea prima di prenotare. All’opposto, avere commenti negativi (peggio ancora se non gestiti) può dare un’impressione sbagliata, di scarsa attenzione al cliente. Le recensioni – comprese quelle di Google – hanno la stessa funzione del passaparola fisico ed è per questo che è importante incentivarle e curarle.

Google Ads: un investimento di cui è difficile fare a meno
Tra le varie voci di spesa che albergatori e property manager sono ormai abituati a considerare c’è anche quella dedicata al budget Ads, ovvero la quota da destinare agli annunci sponsorizzati. L’ecosistema Google offre numerose alternative per ottenere visibilità a pagamento, compreso Google hotel Ads. La spesa dipende da tanti fattori e, anche se non si intende percorrere questa strada, è fondamentale conoscerla per decidere se includerla o meno nelle proprie strategie di marketing.
L’AI: nuove potenzialità all’orizzonte
L’AI è al centro dei nuovi sviluppi tecnologici e digitali, portati avanti da Google (e non solo). La compagnia americana ha già intrapreso questa direzione e ha dichiarato apertamente che continuerà a lavorare con l’AI e il machine learning per implementare servizi e prodotti nuovi. Tra quelli più rilevanti per il settore travel c’è sicuramente Mariner, un’integrazione per Chrome, Gemini e Search – attualmente in fase di test – che potrà prenotare camere d’albergo, tour e ristoranti al posto del viaggiatore.
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Concetti chiave per albergatori e gestori
Il mondo di Google e del turismo in generale sono in evoluzione e fare previsioni troppo accurate in questa fase rischia di essere fuorviante. Tuttavia qualche macro “insegnamento” è possibile trarlo, per non farsi trovare impreparati e, quando possibile, sfruttare a proprio vantaggio le novità di casa Google:
- rimanere aggiornati su ciò che succede nell’ambito digitale. Sembra un consiglio banale ma è il primo passo per cogliere al volo i cambiamenti e agire per tempo. Di fronte a tante innovazioni è normale sentirsi sopraffatti e decidere di aspettare che le cose siano fatte prima dagli altri per seguire l’esempio. A volte però esserci prima significa guadagnare in traffico e clienti, mentre mettere la testa sotto la sabbia potrebbe rivelarsi controproducente;
- prepararsi a interagire con l’AI: per la stessa logica, chiudersi a riccio di fronte all’intelligenza artificiale può non essere una buona idea. Piuttosto, è importante essere pronti a dialogare con questi nuovi sistemi. Ad esempio, rendendo i propri contenuti (disponibilità, prezzi e informazioni generali) aperti e accessibili all’intelligenza artificiale che potrà quindi leggerli e usarli per guidare gli utenti finali;
- personalizzazione massima: questa è la parola d’ordine dell’esperienza di navigazione. Le persone faranno ricerche sempre più basate sui propri gusti individuali, con un livello di dettaglio finora impensabile. Saper rispondere allo stesso modo, sia online che offline, significa incoraggiare questa tendenza e assicurarsi la soddisfazione degli ospiti.
Gli effetti che i cambiamenti introdotti da Google avranno sull’industria dell’ospitalità non sono ancora del tutto prevedibili, ma qualcosa nell’equilibrio odierno cambierà e non è detto che sia un male.