Cari e care WuBookers, in questo articolo affrontiamo un argomento tanto noto sulla carta quanto spesso dubbio nei fatti: le partnership commerciali. Diverse dai pacchetti e dalle tariffe speciali, le partnership sono vere e proprie collaborazioni strutturate e strategiche con realtà di vario tipo, con cui valorizzare ulteriormente la propria struttura e arricchire l’esperienza degli ospiti. Sapere come gestirle, a partire dalla scelta del partner giusto, può evitare passi falsi e fornire opportunità distintive rispetto alla concorrenza.
Perché creare partnership locali
Come per i pacchetti vacanza, le partnership locali permettono di accontentare i desideri di una clientela sempre più esigente. Secondo un recente report di Deloitte, infatti, “gli ospiti di oggi si aspettano che gli hotel mantengano più di quanto promesso e […] desiderano che le loro esperienze in hotel riflettano nuove funzionalità, personalizzazione e continuità”. In altre parole, l’ospitalità è solo il primo tassello di ciò che le nuove generazioni cercano in una struttura ricettiva che quindi deve essere pronta a offrire anche servizi aggiuntivi, per arricchire e completare il soggiorno dei propri clienti.
Ma non sempre è possibile farlo in autonomia: in questo senso, creare partnership commerciali può essere un elemento di valore che assicura una maggiore diversificazione della proposta e una più probabile soddisfazione degli ospiti.
Non solo, tali accordi sono uno strumento molto utile per aumentare la visibilità della struttura, migliorare la qualità percepita del brand e ampliare il proprio bacino di clienti, potenzialmente a costo zero (o con investimenti ridotti). Vediamo allora come far sì che questo accada scegliendo il partner giusto.
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Come scegliere il partner locale giusto
Oltre che sulla strategia commerciale, una partnership è basata su principi di affinità di visione e intenti. Questo significa che, insieme al ritorno economico o di immagine, per essere proficua la collaborazione deve garantire il rispetto di valori comuni e fiducia reciproca. Il rischio, viceversa, è di sprecare tempo e budget e persino avere danni di reputazione.
Mantenere la coerenza con la propria identità, fare un’analisi dei propri punti deboli, individuare mutui vantaggi e comunicare sempre in modo trasparente sono alcuni criteri da utilizzare quando si valuta l’inizio di una relazione d’affari.
Assicurati coerenza e aderenza al tuo target
Si dice che gli opposti si attraggano, e in alcuni contesti può essere un principio vincente. Tuttavia, quando si tratta di offrire un servizio in più per la propria struttura è bene sincerarsi che ciò che proponiamo sia in linea con la nostra identità e con le aspettative della clientela.
Conoscere il proprio target in termini demografici e di interessi è infatti il primo passo per capire come integrare la nostra offerta. Ad esempio, nel caso di un bike hotel può essere utile stringere accordi con fisioterapisti, rivenditori di biciclette o officine specializzate che possano garantire un trattamento adeguato agli ospiti abituati a percorrere chilometri su due ruote in caso di necessità.
Analogamente, un albergo di lusso potrà promuoversi presso (e promuovere a sua volta) SPA e centri benessere, ma anche tour operator di un certo livello. L’importante è che, pur allargando il raggio d’azione ad attività complementari all’ospitalità, si mantenga una coerenza di stile e modi: non vorrai certo che il tuo hotel venga associato a posti che non rispettano i tuoi standard di qualità e cortesia, no?
Trasforma i tuoi punti deboli in opportunità
Non tutte le strutture sono uguali e non tutte offrono gli stessi servizi: individuare le proprie carenze può essere un punto di partenza per stringere buoni rapporti con realtà specializzate locali che possano aiutarti a compensarle.
Ad esempio, se non hai un ristorante interno (e il tuo target se lo aspetta o ti chiede spesso informazioni al riguardo) collaborare con uno già esistente, magari a pochi passi dalla struttura, può andare a favore di entrambi.
O ancora, se gestisci un albergo in una località di mare lontano dalla spiaggia, potrebbe essere utile attivare una convenzione riservata ai tuoi clienti con un lido vicino, dove i tuoi clienti potranno usufruire di lettini e ombrelloni a prezzi riservati.
Definisci i possibili vantaggi per te e per i tuoi partner
Un altro criterio fondamentale per capire quali partnership stringere e con chi, è la convenienza. I vantaggi possono essere diversi e stabilirli a monte è importante per capire se una collaborazione ha senso o meno.
Potrebbe trattarsi di maggiore visibilità e di un potenziale aumento della clientela: è il caso di collaborazioni che prevedono la reciproca promozione (online e/o offline), come il biglietto da visita dell’hotel sul bancone di un ristorante frequentato da turisti.
La collaborazione potrebbe essere semplicemente funzionale all’immagine del brand, ad esempio in occasioni speciali o per scopi specifici: ricordi quando abbiamo parlato di welcome kit e regali per gli ospiti? In questo caso, i set di cortesia potrebbero includere prodotti locali di vario tipo, che non ti fanno vendere di più, ma meglio. O ancora, stringere partnership con altre attività locali potrebbe distinguerti dalla concorrenza, risparmiando tempo e lavoro al concierge e a chi si occupa dell’accoglienza dei clienti: poter contare su una serie di contatti solidi e su prezzi già definiti rende più snella la formulazione di preventivi e proposte per gli ospiti in cerca di esperienze complete.
Oppure di tutte queste cose insieme: ciò che conta, è saperlo prima di iniziare a lavorare.
Patti chiari, amicizia lunga
Quanto tempo dura la collaborazione? E in quale forma? Cosa comprende e cosa, invece, rimane escluso? Senza eccedere con regole e limiti, è bene però definire dei confini precisi, anche per avere una base di valutazione oggettiva e condivisa dei risultati.
A seconda di ciò che ci si è prefissati, è importante darsi un periodo congruo (né troppo lungo, né troppo corto) e dei parametri il più possibile misurabili. Il termine temporale e gli obiettivi della partnership sono infatti fondamentali e vanno stabiliti fin dall’inizio proprio per consentire a entrambe le parti di soppesare costi e benefici.
Non dimenticare però che si tratta pur sempre di accordi tra imprenditori e una certa libertà di manovra può essere funzionale allo sviluppo di nuove idee o modalità più funzionali di promozione reciproca.
3 esempi di partnership locali per hotel e B&B
Finora abbiamo accennato a qualche tipologia di partnership generica, ma le possibilità sono tantissime e non è detto che ciò che funziona per alcuni sia valido per tutti. Ciò che ti invitiamo a fare è testare più opportunità, anche uscendo dagli schemi più classici. Ad esempio andando oltre la logica del puro scambio di clienti.
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Perché, invece, non organizzare eventi o serate a tema in cui affidare il servizio di catering o di bartending a realtà del posto? Così facendo, loro si assicureranno un momento di visibilità e tu potrai offrire un divertimento alternativo ai tuoi ospiti.
Accogliere performance sportive o spettacoli di giovani artisti può essere un altro modo per garantire un intrattenimento unico a chi alloggia presso la tua struttura. Le pareti dell’hotel potrebbero inoltre ospitare mostre temporanee di quadri e opere d’arte di gallerie o accademie, dando così alla struttura uno stile unico e sempre nuovo.
Infine, anche le degustazioni e i percorsi enogastronomici sono sempre più richiesti dagli amanti del turismo esperienziale e possono fornire l’occasione per promuovere produttori locali conquistando gli ospiti a suon di prelibatezze!
In sostanza, lo abbiamo detto poco sopra ma vale la pena ripeterlo in chiusura: affinché la partnership sia davvero efficace e attraente anche per i clienti bisogna essere consapevoli di ciò che si è e di ciò che manca, e trovare la chiave giusta senza timore di fare qualche proposta originale.