Cari e care WuBookers, già da qualche anno si sente parlare di “day use hotel”, una formula che ricorda la più tradizionale prenotazione a ore (ma con alcune differenze sostanziali) e promette di rivoluzionare il settore dell’ospitalità. 
Merito anche di piattaforme dedicate che hanno facilitato la comunicazione tra domanda e offerta, contribuendo alla diffusione di un fenomeno in crescita all’estero e in Italia. 
Vediamo dunque di cosa si tratta e quali vantaggi comporta per strutture e viaggiatori. 

 Come funziona la formula day use

“Day use hotel” o “day break hotel” significa hotel a uso (anche) giornaliero. Invece di utilizzare le notti come unità di tempo per definire tariffe e trattamenti, si usano infatti le ore, soprattutto quelle comprese tra le 10:00 e le 18:00 (ma ci sono anche fasce più ristrette, precedenti o successive). 
In questo arco di tempo, la camera può essere occupata da ospiti che non hanno necessità di fermarsi per una o più notti, ma solo per qualche ora, usufruendo di tutti i servizi tipici di un albergo, a prezzi ribassati. 

Sì, perché la formula day use prevede sconti dal 50% in su per un’offerta completa di tutti i comfort. Ma non è detto che sia una modalità alternativa a quella tradizionale per notte, anzi. Molto spesso viene attivata da strutture che funzionano normalmente e che decidono di offrire un’opzione in più ai loro potenziali clienti, assicurandosi allo stesso tempo maggiori opportunità di occupazione e guadagno in determinati periodi dell’anno.
I vantaggi, infatti, non sono pochi.

Perché attivare la prenotazione di camere a ore

La nomea degli alberghi a ore è piuttosto ambigua e spesso si confonde l’hotel con il motel, a sua volta vittima di associazioni scomode e pregiudizi. Tuttavia, la tendenza del day use hotel ha riabilitato le prenotazioni a ore anche in virtù delle differenze rispetto ad altre proposte simili: differenze che costituiscono i principali vantaggi per hotelier e ospiti.   

Vantaggi per le strutture

Perché vendere la camera solo per qualche ora quando posso farlo per un’intera notte? Perché, come accennavamo all’inizio, una cosa non esclude l’altra e questa formula permette di far fronte al rischio di invenduto e aumentare il fatturato sulla stessa camera. 
Spesso infatti gli ospiti non sfruttano tutte le ore a loro disposizione per usare la stanza e check-in e check-out si concentrano soprattutto tra il tardo pomeriggio e la mattina presto. 
Tutto il resto del tempo la camera rimane vuota ma la struttura continua a funzionare, con spese correnti che non sempre vengono ammortizzate. 
Vendere le camere a ore oltre che a notte, invece, permette di proporre gli stessi alloggi per più utilizzatori nello stesso giorno, oppure di occuparli in assenza di altre prenotazioni. 

Inoltre in genere le tariffe giornaliere sono più convenienti, il che potrebbe attrarre clienti nuovi, incoraggiati dalla riduzione di prezzo e interessati a trascorrere qualche ora di relax. Non solo, si tratta di una formula che può strizzare l’occhio anche ai residenti e a tutti coloro che non hanno bisogno di una sistemazione in quanto tale, ma sono comunque in cerca di un posto tranquillo e intimo. Una maggiore affluenza significa anche un aumento delle possibilità di vendere altri servizi complementari, come il ristorante, la palestra o la SPA (ma anche il servizio di lavanderia, la sala conferenze e il parcheggio) non compresi nella tariffa day use, ovvero di fare upselling e cross selling.   

Certo, bisogna sempre considerare le spese vive di manutenzione e pulizia delle camere che, in caso di doppio utilizzo, vanno rifatte più volte al giorno: tuttavia, una strategia di yield e revenue management e ben fatta, consente di fare valutazioni e proiezioni realistiche anche in termini di costi/benefici.

Vantaggi per gli ospiti

Anche per gli ospiti i lati positivi non mancano, a cominciare dalla flessibilità oraria e di prezzo. Non sempre si ha bisogno di una camera d’albergo per una notte, ma può essere comunque utile e comodo poterla utilizzare per riposarsi tra una coincidenza e l’altra, o per ragioni di lavoro, o per svago. In questi casi, un alloggio a costi ridotti e disponibilità diurna è un’opzione ottimale. 

Soprattutto se tutto l’hotel rimane accessibile anche oltre gli orari canonici (ad esempio, con il ristorante dell’albergo aperto 24 ore su 24) e se l’offerta è di alto livello. Non è infrequente infatti che siano proprio strutture luxury e grandi catene ad aderire a questo modello, offrendo così qualità e varietà a chiunque abbia necessità di una sosta giornaliera.

 Clientela in target

Dunque chi sono gli ospiti tipici di un day use hotel? Le categorie di persone potenzialmente interessate sono diverse e i motivi che li spingono altrettanti, tra cui ad esempio: 

• scali e attese tra uno spostamento e l’altro: molte persone si trovano a trascorrere diverso tempo in aeroporto, in stazione, oppure in luoghi di passaggio poco accoglienti. Meglio, piuttosto, una camera d’albergo dotata di tutti i comfort, in cui potersi rinfrescare e rilassare prima di ripartire; 
• business, ritiri sportivi e simili: quando ci si trova in una località per ragioni di lavoro, può esserci la necessità di rifocillarsi o avere un punto d’appoggio per call e meeting in un contesto privato e tranquillo;
• daycation: ovvero vacanze di un giorno con andata e ritorno nella stessa data. In questo caso, gli ospiti potrebbero essere attratti dalla tua offerta ristorativa e magari cedere alla tentazione di fermarsi per un sonnellino pomeridiano in vista del rientro; 
• romanticismo: discrezione e privacy sono anche ciò che cercano le coppie che decidono di affittare una stanza per qualche ora. Assicurarsi che tutto sia in linea con queste aspettative potrebbe rivelarsi vincente per garantire una certa ricorrenza nelle prenotazioni diurne. 

Queste sono solo alcune delle ragioni macroscopiche che potrebbero spingere i clienti a scegliere un day break hotel: capire se possono essere applicate anche alla propria struttura è fondamentale prima di decidere se proporre o meno questa formula. 
Oltre a questo, è importante considerare anche gli andamenti stagionali, il ritorno economico e l’organizzazione dello staff per evitare che tale opportunità si trasformi in un fallimento.