Cari e care WuBookers, in questo articolo affrontiamo un argomento che interessa soprattutto chi si trova ad aprire un’attività ex novo o è alle prese con un restyle totale della struttura: come chiamare il proprio Bed and Breakfast (o hotel, o casa vacanza)?
Che abbiate deciso di affidarvi a un’agenzia di comunicazione o che stiate procedendo in autonomia, infatti, scegliere il nome del vostro nuovo B&B è un’operazione importante e delicata, perché può condizionare la clientela in fase di selezione e determinare – almeno in parte – il successo della vostra struttura.
Ecco perché abbiamo deciso di raccogliere qualche consiglio pratico per trovare l’idea giusta evitando errori e ingenuità che possono costare caro.
Consigli e idee per un naming efficace
Il brand naming, o individuazione del nome del marchio, è un’attività di comunicazione e marketing a tutti gli effetti, per cui occorre esperienza o quantomeno attenzione. Il nome del B&B, o della casa vacanze ma anche di un hotel, può incidere significativamente sull’immagine proiettata all’esterno e sull’impressione che gli ospiti – prima ancora di essere tali! – si fanno della struttura.Indispensabile per distinguersi nelle fasi di acquisto, l’insegna è altrettanto fondamentale anche durante il soggiorno, per non deludere le aspettative dei clienti e rispettare la qualità di ciò che si propone.
D’altronde, lo dicevano già i latini: “nomen omen”, ovvero “un nome, un destino” e a volte è proprio così.
Se non sai da dove partire o ciò che hai in mente non ti convince del tutto, prova a utilizzare la nostra check-list di trucchi e dritte per non sbagliare.
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Parti dalla struttura e dalla sua identità
Quali sono i tratti distintivi della tua struttura? Quali gli elementi che compongono la sua identità, a livello visivo (cromie, arredi, stile) e oggettivo (si tratta di un B&B, di una casa vacanza o di un hotel)? E dove si trova: in città, al mare o in montagna?
Rispondere a queste domande ti aiuterà a mettere a fuoco uno o più elementi da cui partire anche per il nome.
Ad esempio, se si tratta di una tipica abitazione di montagna, affacciata sulla valle e a gestione familiare, potrebbe essere utile giocare con parole come “baita o rifugio” e magari abbinare il nome della proprietà o una sua caratteristica peculiare, come ad esempio: “La casetta di Marta” o “Chalet cime verdi” o “Rifugio fiorito” e così via.
Invece per un appartamento in città, con vista sulla piazza principale e mobilio ricercato, potrebbe essere più adatto un naming altrettanto contemporaneo, come “Your flat in town” o “B&B Art & the City”.
Vai oltre i confini della struttura
Anche le tradizioni del luogo, la sua cultura e il suo passato possono fornire spunti interessanti. Attingere da fatti storici o leggende locali, infatti, può aiutarti a trovare un nome che sia non solo adatto ma anche originale, soprattutto se saprai ispirarti a episodi meno noti o ancora poco sfruttati dai concorrenti.Una struttura nei pressi di Modena o Bologna, ad esempio, potrebbe intitolarsi “Alla secchia rapita”, in memoria della battaglia medievale; oppure “Villa la turrita” con un chiaro riferimento all’antico profilo cittadino bolognese.Richiamare parole tipiche – compresi eventuali nomi propri – riconosciute e diffuse, può inoltre favorire l’associazione tra il B&B e il luogo in cui si trova. Pensa, ad esempio, a una struttura che riporti nel nome aggettivi come “meneghino” oppure “estense”, la sua collocazione è immediata e viene reso ancora più facile da ricordare, dandoti così l’occasione per creare un tuo storytelling locale.
Preoccupati della memorabilità
Altro punto da non trascurare, infatti, è la memorabilità. L’originalità va sempre bene, ma a volte troppa creatività rischia di essere controproducente, mentre la cosa apparentemente più banale può rivelarsi la migliore. In questo senso, nominare la struttura con l’indirizzo può sembrare scontato, ma è sicuramente efficace.
Sì anche all’inglese o al francese, a maggior ragione se la clientela è internazionale, ma attenzione a scegliere parole semplici da scrivere, pronunciare e ricordare. E soprattutto, di uso comune, che siano quindi facili da capire anche per chi non mastica bene la lingua.
Da evitare invece le sigle e gli acronimi troppo complessi e, in generale, i nomi troppo lunghi. Oltre a essere difficili da memorizzare, rischiano di essere poco pratici in tante situazioni. Immagina i tuoi ospiti stranieri mentre cercano di raggiungere il tuo B&B, magari chiedendo informazioni: non vorrai mica che la barriera linguistica diventi un ostacolo, rendendo la vita difficile a chi ti ha scelto, no?
Verifica che sia coerente con la tua offerta
Pensiamo a una struttura che si chiami, ad esempio, “Duchessa Maria” o “La Casa del Principe”: cosa ci aspettiamo, se non un alloggio dallo stile lussuoso e impeccabile?
Peccare di incoerenza – magari proponendo una sistemazione altrettanto dignitosa, ma spartana e priva di comfort – rischia di scontentare i clienti e far sembrare inutilmente pretenziosa, o persino ridicola, la struttura.
Quando scegli il nome, quindi, preoccupati anche del servizio e dell’atmosfera che vuoi trasmettere, cercando soluzioni che siano quanto più in sintonia con la sua identità. Ad esempio, se gestisci un boutique hotel di Torino ispirato allo stile francese e parigino, potresti valutare nomi come “Maison d’hôtes Torino” o “Guest House Paris”, e varianti simili.
Pensa al target che ti piacerebbe attirare
Chi sta cercando un nome per il proprio hotel o struttura probabilmente non ha ancora una clientela, a meno che non si tratti di un re-branding, ovvero di un’operazione di rinnovo dell’identità. E tuttavia, pensare al target che si desidera raggiungere dovrebbe accompagnare ogni fase progettuale, non solo quella legata al naming. In questo caso, provare a definire dei profili precisi di persone consente di ipotizzarne i desideri, che possono essere assecondati anche nel nome della struttura.
Sempre in tema target, anche Google offre un supporto strategico per interpretare le esigenze degli utenti e sfruttarle a proprio vantaggio. Come? Ad esempio, effettuando ricerche generiche come “B&B romantico” o “Casa vacanza per famiglia”. I risultati saranno probabilmente strutture che rispondono ai criteri indicati: spiarne i nomi e le descrizioni può dare un’idea di quali siano le parole maggiormente utilizzate, e quindi più efficaci, per posizionarsi organicamente sul motore di ricerca e guadagnare visibilità presso il pubblico di tuo interesse.
Fatti aiutare dagli strumenti
Se sei a corto di idee, sappi che esistono alcuni programmi che ti possono aiutare: si tratta di veri e propri generatori di nomi per B&B e strutture, che producono nomi in modo automatico a partire da una o più parole. Non sempre il risultato è dei migliori, ma con un po’ di esercizio possono nascere idee curiose.
A questo proposito, un altro strumento sempre più diffuso, è l’intelligenza artificiale generativa: piattaforme gratuite come Chat GPT, ad esempio, possono essere utilizzate per ricavare alternative e spunti in più da cui partire. Anche se non sono in grado di sostituire la creatività umana, possono essere adoperati come supporto ulteriore.
3 errori da non fare
Quando sei in fase creative, ti consigliamo di trascrivere tutte le idee che ti vengono in mente, senza escluderne nessuna a priori: meglio partire con tante alternative che trovarsi senza nulla in mano a causa di un’autocensura preventiva. Se serve, chiedi una mano ai tuoi collaboratori o a qualcuno che possa aiutarti a vedere la struttura “da fuori” e giudicarla con occhio critico.
Potrebbe non cogliere certi aspetti per te evidentissimi o, al contrario, farti notare qualcosa che non avevi considerato. Il cosiddetto brainstorming, in questi casi, può essere prezioso!
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E una volta fatta la lista, non dimenticarti di:
- controllare che il nome che hai scelto non sia già stato usato da altre realtà: oltre a incorrere in possibili problemi di copyright, rischi infatti una spiacevole ambiguità che potrebbe confondere i clienti di entrambi;
- verificare che ci sia un dominio libero per quel nome: realizzare il sito dell’hotel o del B&B, infatti, permette di aumentare la propria visibilità online e raccogliere prenotazioni dirette evitando l’intermediazione di OTA e agenzie. È importante quindi che nome della struttura e URL del sito coincidano il più possibile. Ricorda, inoltre, che negli indirizzi web non è possibile inserire lettere accentate e caratteri speciali, assicurati quindi che rimangano comunque comprensibili e non si creino equivoci lessicali;
- chiedere un’opinione a chi ti sta attorno: questo ti permetterà di testare le reazioni prima di esporti con un’insegna vera e propria, e correggere il tiro se i pareri su ciò che hai pensato non saranno incoraggianti.
Così facendo, potrai restringere il campo delle opzioni papabili ed escludere le proposte che, per varie ragioni, non funzionano.
Unicità, orecchiabilità, coerenza e intuito imprenditoriale sono qualità che non possono mancare durante la scelta del nome per il B&B o qualunque altra struttura, ma darsi il giusto tempo per affinarle è l’unica soluzione per arrivare a un risultato soddisfacente per te ed efficace per la tua clientela futura.