09-09-2014, 06:12 PM
Ma se aumento il prezzo non violo la parity rate?
Non credo che b.com abbia ancora la "last room availability" che sarebbe difficile da monitorare (e violerei comunque anche con lo strumento attuale).
Inoltre sulla randomicità del sistema attuale, non mi è chiaro: nell'esempio di prima se mi rimangono 4 camere di 3 tipologie diverse, come faccio a sapere a priori quali sono le 3 che non sono più disponibili (avendo settato 3 per b.com)? Intendevo questo con "randomico".
Non credo che b.com abbia ancora la "last room availability" che sarebbe difficile da monitorare (e violerei comunque anche con lo strumento attuale).
Inoltre sulla randomicità del sistema attuale, non mi è chiaro: nell'esempio di prima se mi rimangono 4 camere di 3 tipologie diverse, come faccio a sapere a priori quali sono le 3 che non sono più disponibili (avendo settato 3 per b.com)? Intendevo questo con "randomico".
(09-09-2014, 05:49 PM)yellow Ha scritto: si,
quel tipo di strumento nasce limitatissimo. Soddisfa in verita' le esigenze che alcuni avevano descritto (ed e' nato per questo). Non e' affatto randomico: il fattore di riduzione, semplicemente, viene applicato a tutte le camere, globalmente. Ripeto, e' uno strumento grezzo senza pretese di diventare un sofisticato tool per la gestione della differenziazione delle disponibilita' a seconda del canale.
Comunque, io non sono daccordo sui tuoi intenti, nel senso che considererei un'altro approccio. Invece di negare disponibilita' a quei portali che chiedono piu' commissioni, se proprio devi violare le clausole contrattuali della parity rate o last room availability, allora ti conviene aumentare il prezzo. In questo modo, infatti, i portali continuano comunque a darti visibilita'