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Ciao Dario,

l'italia inizia ad avere problemi importanti. Se ogni comune/provincia inizia a dotarsi di tecnologie diverse per
la gestione delle proprie amministrazioni, il contesto tecnologico diventa distopico.

Al limite, un PMS potrebbe dover supportare decine se non centinaia di protocolli, uno per comune/provincia
regione eccetera. E' difficilmente sostenibile, anche a livello di dialogo con i vari enti.

Qualche comune della puglia ne usa un altro. Che poi e' stato adottato anche in qualche comune della
campania. La ditta di riferimento e' privata (of course) ed e' siciliana.

Queste cose qui fanno veramente impressione sul fronte "politico". Che un comune adotti per la
proprio amministrazione sistemi digitali assegnati a ditte private e' profondamente discutibile. Si
tratta di un'iimposizione piuttosto brutale, dove tutti sono in perdita tranne la ditta privata e il
comune (che con l'adozione di tecnologie riesce a sorvegliare meglio i proprio introiti).

E' un problema serio. E temiamo peggiorera', con un proliferare di comuni che assegnera' a
ditte terze la digitalizzazione del controllo.

L'utilizzo di quel software e' obbligatorio Dario per te? Puoi, in caso, fornire (come avviene nelle
marche, dove secondo me sono stati intelligenti) i dati istat per il calcolo della ctax?

Questo e' ottimo: nelle Marche il comune parla direttamente con l'Istat per calcolare le cose,
dispensando gli albergatori e i gestionale a implementare altri protocolli. E sollevando gli
albergatori dal report della city tax