Care e cari WuBookers, se diciamo Turismo esperienziale, sapete spiegare cosa è? Si tratta sicuramente del trend dell’ultimo decennio nel settore dei viaggi e interessa i viaggiatori di tutti i generi e ogni età. Per noi di WuBook è un cambiamento nelle abitudini delle persone che tutti i gestori di strutture alberghiere devono conoscere. Il turismo esperienziale offre, infatti, possibilità di guadagno e fidelizzazione incredibili a tutte le strutture ricettive. Vediamole insieme!
- Definizione di turismo esperienziale
- Esempi di turismo esperienziale
- Come proporre un turismo esperienziale
- I vantaggi
Il concetto di turismo, negli ultimi 10 anni, è senza dubbio cambiato e ha portato alla nascita di movimenti, come il turismo esperienziale, che fanno della vacanza un momento davvero particolare.
Turismo esperienziale: cosa è
Il turismo esperienziale è un tipo di turismo dove alla base ci sono, prima di tutto, il viaggiatore e le esperienze dirette, intese come occasione di arricchimento dal punto di vista culturale, sociale ed emotivo.
Il turismo esperienziale si differenzia dal turismo di massa, dalle classiche visite alle destinazioni più famose e dai tour guidati dei monumenti. Qui non conta la quantità di luoghi visitati, ma la qualità del tempo e di ciò che si può imparare e vivere nel luogo scelto o durante il percorso.
Esempi di turismo esperienziale
- Turismo enogastronomico. Sempre più persone decidono di compiere un viaggio alla scoperta dei sapori di un territorio. L’obiettivo è quello di provare le specialità del luogo, conoscerne la tradizione e varietà e, se possibile, portare con sé, alla fine nel viaggio, il meglio di quanto assaggiato. Rientrano in questo gruppo le visite guidate alle cantine di vino e i tour in agriturismi o aziende agricole.
- Turismo naturalistico. Il tema di base è vivere un’esperienza a contatto con la natura. Il viaggiatore vuole lasciarsi alle spalle lo stress cittadino e godersi boschi e laghi. Qui l’esperienza è legata al modo di entrare in contatto con la natura: non si tratta infatti di fare semplicemente campeggio, ma praticare attività che mettano in contatto con la natura. Ad esempio, ci sono sempre più persone che decidono di usare le proprie vacanze per intraprendere cammini su vecchi sentieri oppure per partecipare attivamente alla vita di campagna.
- Turismo sportivo. A seconda delle preferenze, si può organizzare una vacanza per praticare trekking o passeggiate, tour in bicicletta, rafting, pescaturismo, escursioni in barca ecc. La scelta dipenderà sempre da cosa il territorio offre e sarà finalizzato alla conoscenza ludica del posto.
- Turismo salutistico. Tutto è pensato per godersi un momento di cura personale, possibilmente entrando a contatto con la natura. Rientrano in queste vacanze i soggiorni presso luoghi termali, i raduni di yoga, meditazione o pilates.
Come proporre un turismo esperienziale
Forse ti sei già adoperato, o forse no, ma anche tu puoi sfruttare il trend del turismo esperienziale. Per farlo devi, per prima cosa, studiare le possibilità offerte dal tuo territorio.
Sei al mare? Ricordati che non c’è solo la spiaggia! A pochi km possono esserci cantine o aziende agricole o cooperative di pescatori disposte ad organizzare, per i tuoi ospiti, tour guidati completi di degustazione o cene. Potrebbero essere un’alternativa alla vita da spiaggia nelle giornate senza sole o una proposta romantica per la cena.
Sei in una grande città? Hai mai pensato di offrire una conoscenza del territorio del tutto insolita? Ci sono guide turistiche che possono preparare percorsi originali e divertenti nei quali inserire tappe ricche di inusuali curiosità e momenti con sfiziose degustazioni.
Inoltre, potresti decidere di far conoscere la cucina locale offrendo delle lezioni di cucina. Nel caso di un agriturismo non c’è nulla di più semplice che portare i propri clienti a cercare gli ingredienti e poi insegnargli come usarli. Questo tipo di esperienza è assolutamente consigliata con una clientela straniera che sarà senz’altro affascinata dalla cucina locale.
Anche le piccole realtà collinari o di montagna possono organizzare attività esperienziali di valore: grazie alle guide naturalistiche o alpine si possono pianificare trekking o passeggiate con le quali scoprire la flora o la fauna del luogo.
Ricorda! Qualunque sia l’idea, dovrai impegnarti nel:
- ampliare quanto più possibile l’offerta;
- conoscere e promuovere il territorio di appartenenza;
- stringere relazioni con gli enti locali dedicati al turismo per essere riconosciuti come un partner dalle istituzioni;
- cercare e creare sinergie con le aziende, attrazioni e ristoratori circostanti;
- costruire pacchetti e offerte esclusive, acquistabili solo presso la propria struttura;
- diversificare l’offerta in base ai periodi dell’anno.
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I vantaggi
Una vacanza basata sull’esperienza va senza dubbio a riempire di nuovo significato il concetto di viaggio. Non ci si sposta solo per andare in un luogo ma si cerca di apprezzare il territorio e instaurare connessioni con la gente che lo vive.
Questo turismo fa bene sia ai viaggiatori sia agli albergatori. I rapporti diventano più profondi, ci si conosce meglio e il processo di fidelizzazione avviene in modo automatico.
Inoltre il turismo esperienziale permette di avvicinarsi anche allo slow touring (turismo lento), al turismo consapevole o sostenibile e al turismo di prossimità. Questo ci porta verso la clientela più attenta all’ambiente e al benessere delle persone. Un’altra occasione per allargare il proprio business.
Infine, una proposta di soggiorno ricca di esperienze positive per i clienti e attente all’ambiente, costituisce anche una grande occasione per lavorare sulla propria brand awareness: la tua attività sarà ricordata dai clienti con affetto e stima perché associata a momenti che hanno generato bellissimi ricordi. Questo non potrà che giovare alla reputazione della tua struttura, magari innescando un proficuo passaparola.