05-17-2017, 04:01 PM
Ho pensato a questa feature: L'ingresso di una prenotazione, quando questa crea
"un'intervallo imprenotabile", causerebbe un'allert che vi informa.
Li per li, mi è sembrata un'ottima feature perchè finalizzata ad aumentare le conversioni.
Riflettendoci bene però ho trovato la definizione di '"intervallo imprenotabile" troppo
complessa: E' un'intervallo di giorni con chiusura agli estremi, all'interno del quale
nessun possibile soggiorno è prenotabile.
Sono diverse le restrizioni, e quindi tantissime le possibili combinazioni di possibili
restrizioni nei vari giorni dell'intervallo.
Ad esempio se si forma un'intervallo con min.stay come nel seguente esempio |7|2|7|7|2|7|
ebbene questo è imprenotabile (se prenoto quando il min.stay è 2, devo prendere almeno
un'altro giorno, che avrà min.stay 7 che è maggiore della lunghezza dell'intervallo).
Se viceversa si formasse un'intervallo con min.stay come in questo esempio |7|3|3|3|7|7|
questo sarebbe invece prenotabile (anche se consente soltanto il soggiorno dal secondo
al quarto giorno).
Ancora più complessa diventa la faccenda quando entrano in gioco altre restrizioni (come
il close to arrival o il close to departure).
Naturalmente, per chi usa solo un min.stay costante (ad esempio sempre 7) la logica è più semplice.
Quando sviluppiamo una nuova feature però, questa deve essere spiegabile e documentabile.
Dobbiamo inoltre svilupparla considerando la possibilità che si verifichino tutti i possibili casi.
I nostri accounts manager, di fronte ad un cliente che chieda "come mai non mi è stato
segnalato questo intervallo?" devono essere in grado di spiegarlo senza investire
un pomeriggio.
L'algoritmo che calcola quando un'intervallo è imprenotabile o meno, sarebbe così complesso
da essere difficilissimo da spiegare e documentare, oppure così pesante da impattare sui
server in modo da limitare le prestazioni.
Questa è solo la mia opinione, se siete in disaccordo, non esitate a confutarmi.
Salutotutti
Michele
"un'intervallo imprenotabile", causerebbe un'allert che vi informa.
Li per li, mi è sembrata un'ottima feature perchè finalizzata ad aumentare le conversioni.
Riflettendoci bene però ho trovato la definizione di '"intervallo imprenotabile" troppo
complessa: E' un'intervallo di giorni con chiusura agli estremi, all'interno del quale
nessun possibile soggiorno è prenotabile.
Sono diverse le restrizioni, e quindi tantissime le possibili combinazioni di possibili
restrizioni nei vari giorni dell'intervallo.
Ad esempio se si forma un'intervallo con min.stay come nel seguente esempio |7|2|7|7|2|7|
ebbene questo è imprenotabile (se prenoto quando il min.stay è 2, devo prendere almeno
un'altro giorno, che avrà min.stay 7 che è maggiore della lunghezza dell'intervallo).
Se viceversa si formasse un'intervallo con min.stay come in questo esempio |7|3|3|3|7|7|
questo sarebbe invece prenotabile (anche se consente soltanto il soggiorno dal secondo
al quarto giorno).
Ancora più complessa diventa la faccenda quando entrano in gioco altre restrizioni (come
il close to arrival o il close to departure).
Naturalmente, per chi usa solo un min.stay costante (ad esempio sempre 7) la logica è più semplice.
Quando sviluppiamo una nuova feature però, questa deve essere spiegabile e documentabile.
Dobbiamo inoltre svilupparla considerando la possibilità che si verifichino tutti i possibili casi.
I nostri accounts manager, di fronte ad un cliente che chieda "come mai non mi è stato
segnalato questo intervallo?" devono essere in grado di spiegarlo senza investire
un pomeriggio.
L'algoritmo che calcola quando un'intervallo è imprenotabile o meno, sarebbe così complesso
da essere difficilissimo da spiegare e documentare, oppure così pesante da impattare sui
server in modo da limitare le prestazioni.
Questa è solo la mia opinione, se siete in disaccordo, non esitate a confutarmi.
Salutotutti
Michele