03-02-2017, 06:59 PM
Mi sono consultato velocemente con un avvocato che conosco, e gli ho posto questa problematica. Senza uno studio approfondito della questione, secondo lui una volta forniti spontaneamente gli estremi della carta di credito e una volta finalizzata la prenotazione, la stessa prenotazione equivale ad un contratto firmato, nel pieno delle capacità cognitive dell'ospite.
Da questo deduco, pur non essendo avvocato, che:
- l'ospite ha firmato un contratto vincolante (a priori se non rimborsabile, con penale di rescissione se rimborsabile) ritenendo le condizioni del contratto stesso non vessatorie;
- il contratto intercorso, come qualsiasi contratto, vincola sia il venditore (noi, ad esempio nel caso di overbooking) che l'acquirente (l'ospite, in caso di danni, mancata presentazione,, ecc) con delle regole scritte che devono essere accettate (non per mezzo di firma dal notaio, ma semplicemente cliccando "prenota" se ne accettano bonus e malus);
- come per il caso di noi albergatori, allora si può truffare chiunque: vado dal fruttivendolo perchè devo fare la sagra del carciofo, gliene ordino 25kg e pago subito il tutto con uno sconto del 20%. Poi una mattina mi sveglio, mi schiaccio un testicolo, e decido che non faccio la sagra. Quindi cosa faccio? CHiamo la Visa e mi faccio rimborsare i 25kg di carciofi? Ovviamente, se il fruttivendolo mi becca in giro,sappiamo bene dove me li infila >.>
- In ultimo, a mio parere, questa è una truffa: vale a dire comprare un bene (anche se poi non ne godo per qualsiasi motivo) con un mezzo di pagamento fraudolento. Io personalmente, al signore della Visa che mi ha interpellato due volte per due prenotazioni diverse, l'ho fatto presente e detto in faccia: "a me che siate la visa non frega nulla: questa per me è una truffa e voi ne siete associati. Io ho seguito le regole del contratto firmato dai signori, se loro si comportano da disonesti, le scelte sono due: o la chiudiamo qui, oppure ci vediamo in tribunale con tanto di articolo sui giornali. E se continuate a stressarmi i c******i, mi vedrò costretto ad addebitare i danni ai signori".
Con me ha funzionato o.o
AM
Da questo deduco, pur non essendo avvocato, che:
- l'ospite ha firmato un contratto vincolante (a priori se non rimborsabile, con penale di rescissione se rimborsabile) ritenendo le condizioni del contratto stesso non vessatorie;
- il contratto intercorso, come qualsiasi contratto, vincola sia il venditore (noi, ad esempio nel caso di overbooking) che l'acquirente (l'ospite, in caso di danni, mancata presentazione,, ecc) con delle regole scritte che devono essere accettate (non per mezzo di firma dal notaio, ma semplicemente cliccando "prenota" se ne accettano bonus e malus);
- come per il caso di noi albergatori, allora si può truffare chiunque: vado dal fruttivendolo perchè devo fare la sagra del carciofo, gliene ordino 25kg e pago subito il tutto con uno sconto del 20%. Poi una mattina mi sveglio, mi schiaccio un testicolo, e decido che non faccio la sagra. Quindi cosa faccio? CHiamo la Visa e mi faccio rimborsare i 25kg di carciofi? Ovviamente, se il fruttivendolo mi becca in giro,sappiamo bene dove me li infila >.>
- In ultimo, a mio parere, questa è una truffa: vale a dire comprare un bene (anche se poi non ne godo per qualsiasi motivo) con un mezzo di pagamento fraudolento. Io personalmente, al signore della Visa che mi ha interpellato due volte per due prenotazioni diverse, l'ho fatto presente e detto in faccia: "a me che siate la visa non frega nulla: questa per me è una truffa e voi ne siete associati. Io ho seguito le regole del contratto firmato dai signori, se loro si comportano da disonesti, le scelte sono due: o la chiudiamo qui, oppure ci vediamo in tribunale con tanto di articolo sui giornali. E se continuate a stressarmi i c******i, mi vedrò costretto ad addebitare i danni ai signori".
Con me ha funzionato o.o
AM