04-03-2020, 11:56 AM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 04-03-2020, 12:56 PM da Gerardo De Santis.)
(04-03-2020, 09:33 AM)DV002 Ha scritto:(04-02-2020, 07:35 PM)Gerardo De Santis Ha scritto:(04-02-2020, 06:41 PM)LG020 Ha scritto: Ciao a tutti,
francamente sono molto controcorrente a quanto viene da voi operato in questa occasione e questo su tutte le mie strutture (circa 2500 letti).
Ognuno è libero di fare come crede, quindi questa non è assolutamente una critica ma la mia visione mi porta a essere in questo periodo molto più elastico di quanto non sia abitualmente nelle mie strategie riguardo alle policies.
Io sto rimborsando tutti, senza tener conto del canale o della tipologia di policy collegata alla prenotazione e sto addirittura programmando una vendita senza clausole restrittive quali non rimborsabile, con soggiorni minimi ridotti all'osso e con politiche di cancellazione veramente sotto data anche in periodi di altissima stagione.
Reputo infatti che quanto proposto da Federalberghi (vouchers) sia come la maggior parte delle sue azioni dettata dalla assoluta mancanza di conoscenza del comparto. Ma questo è un punto di vista che ho sempre avuto e non voglio entrare in polemica.
Personalmente non vedo una fine dell'emergenza prossima così come non vedo assolutamente un ritorno allo status quo di mesi fa: questa situazione ci ha fatto cambiare e ci deve far cambiare prospettiva per il futuro.
Parlo di noi come prestatori di servizi e di noi come clienti allo stesso tempo.
Ma parliamo di futuro presente: chi pagherà il prezzo più salato in questo frangente sarà la classe media, ovunque, che brucerà i pochi risparmi che ha e che per la maggior parte avrà grosse difficoltà a rialzare la testa.
La stessa classe media che se lavoratore dipendente avrà bruciato oltre ai soldi anche tutte le ferie 2020 perchè le ditte per cui lavorano le avranno fatte consumare in anticipo e che se lavoratore indipendente invece le ferie non potrà permettersele per un pò.
Quindi abbiamo il nostro grosso mercato, in Italia e all'estero, che non avrà per il 2020 ne soldi ne ferie e che a mio avviso avrà necessità di recuperare anche gli spiccioli che ha anticipato per le vacanze quando dovrà serrare la cinghia.
Capite bene che quei soldi, come servono a voi, servono a loro e a mio avviso il rifiuto al rimborso e la proposta del voucher non è la soluzione che loro si aspettano.
Quanto durerà tutto ciò dipende solo da chi deve gestire queste problematiche: i governi e i governi sono propensi a sacrificare la salute all'economia, ce ne accorgeremo presto.
Essendo il turismo uno dei comparti chiave per l'Italia, sarà riaperto indubbiamente prima dell'estate, ma a quel punto mi rimane molto difficile poter definire chi saranno i nostri clienti e ancora più importante, mi rimane difficile come poter gestire la vita in comunità dei clienti e i loro cambi di alloggio senza che questo implichi problemi di sicurezza per tutti.
E credetemi, queste mie preoccupazioni sono le preoccupazioni del cittadino comune, quello che è sempre andato in vacanza e saranno ancora più radicate nei clienti stranieri, dopo che il nostro apese è stato presentato dai media come luogo più colpito.
Non vi voglio demoralizzare con questi discorsi, ma evidenziare che la cosa più importante ora è riuscire tutti insieme ad avere aiuto serio dal governo e non 600 euro una tantum o la cassa integrazione per due mesi.
Quanti di voi pagano l'affitto della struttura?
Quanti di voi sono stagionali?
Quanti di voi vivono di quello che producono nel turismo?
Quanti di voi hanno una percentuale di clientela straniera preponderante?
Tenersi i soldi dei clienti a mio avviso non risolve il problema, anzi lo amplifica, perchè se io non trovo sostegno da te struttura a cui ho affidato il mio denaro e che ora non me lo rendi, perderemo anche i clienti che sarebbero ritornati in futuro.
Quindi il mio suggerimento è andate incontro al cliente e se non vuole il voucher non obbligatelo: avremo bisogno dei nostri clienti che ci avevanio scelto per un pò di tempo.
Ma soprattutto è muoversi uniti per avere aiuto da chi può e deve darcelo, visto che fino a un mese fa lo foraggiavamo con tasse che negli altri paesi i governi sognano.
Buona serata
Ciao LG020 (in generale ho notato che nel forum ce una svogliatezza ad usare il proprio nome).
Rieccomi, dici "...Non vi voglio demoralizzare con questi discorsi...", mi dici cosa ce di entusiasmante in questa considerazione?
Vorrei precisare che nessuno obbliga nessuno ad accettare il free voucher, posso capire la tua scelta e va rispettata, ma di certo oggi ci troviamo di fronte ad una gestione differente, non in entrata ma in uscita, una nuova comunicazione con il cliente calda accogliente "Lui ti ha scelto e voleva venire da te ed io farò il possibile con gentilezza e sicurezza che non vedo l'ora di riceverla nel mio albergo perchè significherà che non abbiamo perso la speranza di tornare a viaggiare.
Su Federalberghi condivido alcune tue considerazione che capisco tra le righe, però vorrei anche dirti che tutto il mondo del Travel sta adottando voucher. E' un pò troppo estrema ad essere controcorrente.
Saluti.
PS
Molto probabilmente per qualche Hotel ce sfiducia e non ce manco la forza di gestire le dinamiche di gestione delle cancellazioni, si lavora troppo. Al mio paese si dice "Chist ten 'o grass 'o cor..." (Questo ha il grasso al cuore) :D
Ciao , la tariffa prepagata Not refundable e' gia' di per se' uno sforzo economico che le strutture fanno con un forte sconto rispetto alla tariffa per lavorare "Sereni" , il messaggio deve essere questo , nel nostro caso il 98% dei clienti hanno accettato il voucher a futuro senza problemi, ho solo una contestazione dagli stati uniti , ma se la legge mi permette il voucher, io devo pensare a sopravvivere e a mantenere la struttura funzionante .
Mi pare che il voucher sia pacificamente la soluzione corretta.
Ciao
Buongiorno DV002 condivido pienamente la tua considerazione, inoltre penso che anche le OTAs abbiano trovato un equilibrio per la soluzione di questa problematica, dando spazio alle strutture per gestire le comunicazioni anche attraverso azioni che modificano la prenotazione.
Aggiungo di più stamattina ho parlato con BK ed EX richiedendo la possibilità di avere l'email delle prenotazioni cancellate dove sono state effettuati dei prelievi per policy di pagamento e cancellazione affinché anche chi abbia cancellato spontaneamente sotto il covid o meno riceva un free voucher totale o parziale su date future. (su questo devo dire che la privacy non ci viene incontro, ma il numero di telefono lo possono rilasciare).
Nessuno dovrà perdere un penny ne i clienti e ne le strutture.
PS
mettete un nome sotto o sopra i vostri post vorrei pensare di parlare con una persona non con un id :D
(03-31-2020, 09:59 PM)Gerardo De Santis Ha scritto: Salve per chi non lo sapesse, per quanto riguarda BK per prenotazioni con check in al 13/04 e date antecedenti entrando in ogni singola prenotazione non rimborsabile si trova Aggiorna questa prenotazione dove si possono modificare le date del soggiorno.
Ovviamente concordando tutto con il guest.
Il metodo di pagamento non segue le nuove date di check in quindi converrebbe fare una copia della carta di credito.
Questa soluzione potrebbe anche slittare su soggiorni oltre il 13/04.
Saluti.
PS
Sembrerebbe che BK non interferisce nel caso si riesca a portare il guest a prenotare direttamente con la struttura cancellando la prenotazione di BK.
Un aggiornamento sulle prenotazioni con carte di credito Booking virtual card sull'azione Aggiorna questa prenotazione
Potrai apportare modifiche alle date per tutte le prenotazioni, tranne che per quelle gestite usando Pagamenti tramite Booking.com. Quindi, nel tuo elenco prenotazioni, questa funzionalità è disattivata per le prenotazione contrassegnate dalla dicitura “carta di credito virtuale”.
Saluti.
HOTELBOOST.COM di Gerardo De Santis
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