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Coronavirus e crisi alberghiera a Milano: qualche numero
#5
Come già detto da altri il danno riguarda l'intero paese e non solo le zone che sono state delimitate al nord italia. Le cancellazioni e le richieste di ancellazione gratuita/rimborsi crescono a dismisura in tutte le città italiane. Quindi credo che vadano adottate misure speciali per tutti gli operatori turistici sull'intero territorio nazionale. Personalmente ancora devo subire forti danni per il semplice fatto che non ho mai offerto condizioni di prenotazione molto flessibili, avendo una struttura piccola, virus o no, non posso permettermi di affidare la mia attività al rischio di cancellazioni gratuite continue. Ovviamente poi la frequenza di nuove prenotazioni si è quasi azzerata.

Un aspetto su cui ragionavo poi, a prescindere dal coronavirus che circola, è l'assoluta scorrettezza di rimborsare i clienti che prenotano con tariffe non rimborsabili che nel 99% dei casi godono di condizioni favorevoli per il cliente e per questo sottoscritte. Che cavolo esistono a fare se poi possono essere rimborsate a discrezione della struttura? Assolutamente scorretto nei confronti di tutte le strutture che semplicemente tengono fede al contratto stipulato e assolutamente scorretto nei confronti di tutti quei clienti a cui viene negato il rimborso o nemmeno lo chiedono tenendo fede all'impegno firmato. Direi quasi che sia un comportamento criminale che ovviamente mette poi in cattiva luce chi non vuole accettare tali richieste. C'è un fortissimo sbilanciamento del sistema che tende sempre a favorire il cliente, cosa succede quando per un qualsiasi problema è la struttura a venire meno all'impegno preso? I clienti si dimostrano magnanimi? Credo che le normative, nazionali e internazionali, siano assolutamente inadeguate a stabilire un equilibrio dei diritti/doveri tra Struttura e cliente. Secondo me molte cose vanno cambiate per permettere agli operatori di lavorare serenamente e ai clienti di viaggiare altrettanto serenamente.

I comunicati poi fatti dai vari portali che semplicemente non sono in grado di gestire il supporto clienti che tanto promettono di offrire, criminali anche quelli. Salvo disposizioni diverse emanate dalle autorità competenti per quale motivo dovrei rimborsare un cliente che ha semplicemente paura di viaggiare nonostante la struttura non sia soggetta a nessuna limitazione? Sarebbe stato legale se io avessi rifiutato di ospitare a gennaio un cliente solo perchè cinese? Perchè il cliente deve avere la libertà di poter scegliere mentre la struttura è comunque obbligata a rispettare i contratti, la nostra sicurezza vale meno? Che responsabilità poi ha la struttura se uno stato straniero decide di non far viaggiare i propri cittadini? Una situazione surreale.

Tralasciando poi tutta la discussione sull'isteria e sul panico creato dai media che a mio parere sono andati molto oltre il diritto di cronaca e che andrebbero realmente perseguiti per come hanno condotto la cronaca sulla vicenda coronavirus.
  


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RE: Coronavirus e crisi alberghiera a Milano: qualche numero - da AP390 - 02-29-2020, 02:56 PM

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