05-16-2019, 09:33 AM
Sono cifre importanti, ma la prima considerazione che ci viene in mente per quanto riguarda Roma, è: dove sono andati a finire?
(05-14-2019, 12:27 PM)black Ha scritto: Cari WuBookers,
in un comunicato stampa del 3 maggio, Federalberghi ha diffuso alcune cifre molto interessanti riguardo la situazione attuale dell'imposta di soggiorno in Italia.
Ecco alcuni estratti più significativi:
Sono 1.020 i comuni italiani che a maggio 2019 applicano l’imposta di soggiorno (997 comuni) o la tassa di sbarco (23). Tali comuni, pur costituendo “appena” il 13% dei 7.915 municipi italiani, ospitano il 75% dei pernottamenti registrati ogni anno in Italia.
I 1.020 comuni si distribuiscono per il 26% nel nord ovest, il 41,2% nel nord est, il 15,5% nel centro e il 17,3% nel mezzogiorno.
Il 31,6% dei comuni che applicano l’imposta di soggiorno (315 su 997) sono montani. Seguono le località marine, con il 19,7% (196), quelle collinari con il 16,1% (161). Le città d’arte sono “solo” 104, ma comprendono le cosiddette capitali del turismo italiano, che muovono grandi numeri. Le destinazioni lacuali sono 96 e quelle termali 40.
Nel 2017 (ultimo anno per il quale sono disponibili i dati ufficiali), i comuni italiani hanno incassato circa 470 milioni di euro a titolo di imposta di soggiorno. Per il 2019, si può stimare un introito di oltre 600 milioni di euro. Il trend è generato sia dalla costante crescita del numero di comuni che applicano l’imposta (oggi sono in tutto 1.020, erano 332 a luglio 2012) sia dai cospicui aumenti delle tariffe.
Nel 2017 la città con il maggior gettito è stata Roma, con un incasso pari a 130 milioni, il 27,7% del totale. L’incasso delle prime quattro (Roma, Milano, Venezia e Firenze) è superiore a 240 milioni, oltre il 58% del totale nazionale.
Il comunicato completo è scaricabile al seguente link: https://www.federalberghi.it/comunicati/...NqXZXUzY-Y
Come sempre ogni considerazione o i vostri spunti di riflessione sono ben accetti.
Un saluto e buon lavoro
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