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Il Fallimento di Thomas Cook - Versione stampabile

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Il Fallimento di Thomas Cook - black - 09-23-2019

Carissimi WuBookers,

come avrete certamente sentito dai maggiori organi di stampa nazionali, oggi è fallita ufficialmente
l'agenzia di viaggi britannica Thomas Cook.
In questo interessante articolo è riassunta brevemente la storia dell'agenzia mentre, per quello che ne concerne il fallimento, vengono indicate le possibili cause.

Citazione:...se la rivoluzione industriale ha decretato il decollo di Thomas Cook, la rivoluzione digitale e i costi della Brexit, ne hanno sancito la fine. La possibilità di prenotare viaggi, pernottamenti e pasti via Internet ha reso obsoleto il business di Thomas Cook. Anche società come Airbnb che consentono di prenotare online case in affitto e B&B all'estero hanno dato un durissimo colpo all'agenzia.
Questo spiega come mai il governo di Boris Johnson ha preferito spendere di più per il rimpatrio dei circa 150.000 britannici all'estero, messi nei guai dall'improvvisa cancellazione dei biglietti e delle convenzioni emesse dalla compagnia, piuttosto che scucire 150 milioni di sterline per il suo salvataggio. La Brexit e Internet hanno dunque dato alla storica agenzia di viaggio il colpo finale, mettendo fine a quasi 200 anni di storia del 'made in England' turistico.

Voi cosa ne pensate?


RE: Il Fallimento di Thomas Cook - FD022 - 09-28-2019

Possiamo dire che Thomas Cook abbia inventato il viaggio organizzato ed era uno dei maggiori tour operator del mondo. Personalmente non penso che la Brexit abbia influito più di tanto essendo ancora in itinere. Penso che non abbia retto la concorrenza delle grosse OTA e delle compagnie aeree lowcost che si organizzano sempre meglio ad offrire hotel + voli + servizi erodendo sempre maggiori quote di mercato di tour operator e agenzie viaggi. Non sò se questa è un'evoluzione positiva perchè si perderanno importanti professionalità e il turista medio ha assoluta necessità di supporto nell'organizzazione di viaggi soprattutto per viaggi lontani, in paesi politicamente instabili, in parti del mondo dove servono vaccinazioni e anche per supporto nella gestione di imprevisti e reclami. Saluti. Fabio


RE: Il Fallimento di Thomas Cook - yellow - 09-28-2019

Io non conosco il caso,

se non da titoli di giornali o trafiletti veloci. Non ho approfondito.

Se assumiamo che la "massificazione" del consumo su Internet (quindi le OTA) siano il fattore
principale del fallimento, ci sono sempre i soliti discorsi da fare. Oggi le corporations americane
legate al consumo internet hanno vantaggi competitivi (a volte anche scorretti, parlo per esempio
dei paradisi fiscali di cui godono) troppo forti.

Sono daccordo con te Fabio: anche perche' qui non si tratta di tempi che cambiano (e quindi
diversificazione), ma piuttosto di desertificazione: mi resta un po indigesto dirlo, perche' infine
e' un luogo comune, ma sono daccordo nel ritenere che le Super Corporations stiano creando
accumulazioni straordinarie ai danni di una grande diversita'. E della qualita' che citi, soprattutto.

Come WuBooker, vivo anche una piccola contraddizione: perche' in effetti WuBook fa parte in
maniera esatta di quel meccanismo, ereditandone tutte le caratteristiche, fatta eccezione per
un'ottima dose di innocenza, perche' ci teniamo a lavorare con certi regimi etici. Pero', e' poca
cosa. Alimentiamo quel tipo di business, fine.

In ogni caso penso sia facile trovare fonti piuttosto autorevoli che dimostrano che la super potenza
del consumo internet NON ha cambiato il lavoro. Piuttosto, lo ha automatizzato. E la conseguenza
dell'automazione, dalla rivoluzione industriale in poi, e' sempre stato accompagnato da numerose
perdite di posti di lavoro.

Forse Cook e' uno di questi casi. Dei tanti casi che si verificano in tanti settori.